L’Italia continua a ignorare i problemi degli stranieri irregolari. E smantella l’unica eccellenza
di Claudia De Martino
Sabato 6 novembre scorso una donna albanese di nome Adelina Sejdini si è tolta la vita a Roma gettandosi dal Ponte Garibaldi: i quotidiani hanno riportato che fosse malata di cancro e che si fosse data fuoco per protesta il 28 ottobre scorso davanti a Montecitorio per il mancato rinnovo del suo permesso di protezione umanitaria in quanto apolide. L’Italia infatti ha sottoscritto la Convenzione relativa allo status degli apolidi del 1954 (entrata in vigore nel 1962) il cui articolo 32 invita gli Stati contraenti “a facilitare l’assimilazione e la naturalizzazione degli apolidi” e adottato la legge 92/1991 che prevede la concessione della cittadinanza dopo 5 anni di residenza continuativa in Italia, tuttavia con un cavillo, ovvero che la condizione di apolidia sia successiva all’ingresso nel territorio italiano e non originaria, ovvero qualifica dello straniero già giunto in Italia in quanto apolide.
Sembra un rebus giuridico insensato per i “non-addetti ai lavori” e tuttavia a causa di questa incongruenza è andata persa una vita che lo Stato italiano avrebbe dovuto proteggere, se non in quanto apolide almeno in quanto vittima di una terribile tratta di esseri umani, al cui contrasto l’Italia è vincolata dalla Convenzione sull’azione contro la tratta degli esseri umani del Consiglio d’Europa del 2005, ratificata nel 2011, nonché dal recepimento della Direttiva UE 2011/36/UE.
Cosa sia andato storto nella storia di Adelina, come di altre donne straniere vittime di tratta che si sono rivolte allo Stato italiano in cerca di protezione, è evidente: la legislazione restrittiva in materia d’immigrazione intervenuta dal 2018 ad oggi a seguito della revisione delle norme operata dall’allora ministro degli Interni Salvini, sensibile alla pressione di un’opinione pubblica italiana tendenzialmente ostile all’accoglienza – non ancora sovvertita dall’attuale governo Draghi -, ha sottratto servizi assistenziali minimi ai migranti.
La situazione precaria che si è prodotta di conseguenza è illustrata con estrema chiarezza e ottima capacità divulgativa nel bellissimo libro di Rita Coco e Roberta Ferruti (Una storia scritta con i piedi, Recosol, 2020) che richiama in maniera esaustiva sia i quadri normativi europeo che italiano che hanno “governato” il processo migratorio – per quanto riguarda l’Italia, dalla legge Foschi (1986) ad oggi -, sia l’ottica emergenziale con cui i vari Stati e governi hanno affrontato il “tema immigrazione” quasi si trattasse di un fenomeno destinato naturalmente ad esaurirsi, tralasciando sullo sfondo questioni sociali e politiche strutturali che non hanno fatto altro che esacerbarsi nel tempo.
Tra queste, il contrasto alla tratta degli esseri umani, dal cui fenomeno criminale l’Italia è fortemente interessata (con un numero di vittime annuali che oscillano tra le 657 del 2019 alle 470 del 2020, come riportati dal “Trafficking in Persons” Report, stilato annualmente dal Dipartimento di Stato Usa), ma che riguardano a maggioranza vittime di nazionalità straniera (Nigeria, Cina, Pakistan, Romania, Bulgaria) toccando dunque solo marginalmente le autorità italiane, che infatti vi investono poche risorse. “Una situazione – spiegano, però, Coco e Ferruti nel libro – che era difficile da gestire anche prima del D.I. 113/2018 o “decreto sicurezza”, ma che è diventata emergenziale con l’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari che veniva riconosciuto alla maggioranza delle potenziali vittime di tratta”.
Una crisi aggravata da un altro elemento introdotto dal Decreto, l’impossibilità di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo ed ex titolari di protezione umanitaria, che impediva di fatto l’accesso ai servizi essenziali, contro la cui costituzionalità si è poi pronunciata la stessa Corte costituzionale (con sentenza del 20 luglio 2020). E’ questo il motivo per cui il Dipartimento di Stato americano nel suo TIP ha declassato l’Italia a Paese parzialmente sicuro, in quanto “non fornisce la protezione legale per gli atti illeciti che le vittime hanno commesso sotto costrizione dei trafficanti”, ma anche in quanto non si impegna sufficientemente per spezzare le catene del traffico di esseri umani, non valuta adeguatamente i rischi corsi dalle vittime prima delle procedure di rimpatrio forzato ed espulsione (Coco&Ferruti: 228) e, infine, “tollera” che circa 180.000 lavoratori agricoli siano mantenuti in condizioni di potenziale schiavitù (TIP, 2021) e che il 60% delle sue circa 40.000 prostitute di strada (24-27.000 persone) sia soggetto a sfruttamento sessuale come vittime di tratta.
L’Italia emerge, quindi, come un Paese poco virtuoso e solerte nella protezione delle persone straniere fragili, spesso accomunate dalla privazione di diritti loro imposta dalla negazione della cittadinanza o di altro titolo a soggiornare legalmente nel Paese. In uno scenario italiano ed europeo già repressivo e criminalizzante dei flussi migratori, l’epidemia da Covid-19 non ha fatto altro che distogliere ulteriormente l’opinione pubblica dalla chiusura progressiva dei canali di accesso regolari all’Unione Europea, quasi il virus avesse il potere di invertire o fermare i movimenti dei migranti. Coco&Ferruti sottolineano che “gli Stati Ue sono divisi tra coloro che chiedono la ripartizione di richiedenti asilo e rifugiati secondo un sistema di quote e i fautori della chiusura a tutti i costi”, mentre l’Italia, nel suo piccolo, continua a smantellare l’unica eccellenza a cui abbia dato vita, ovvero l’accoglienza diffusa praticata negli Sprar, come si evince anche dalla grottesca condanna comminata al sindaco di Riace Mimmo Lucano.
Con forte pragmatismo ma altrettanta tensione etica, Coco&Ferruti invitano gli italiani a governare meglio il fenomeno migratorio anche “in un’ottica utilitaristica”, ovvero consentendo a “più braccia per lavorare di soggiornare regolarmente in Italia per un necessario riequilibrio demografico che consenta di reggere la pressione del sistema previdenziale in futuro”: qualsiasi approccio, anche strumentale, sarebbe infatti meglio dell’attuale, che pretende di ignorare sistematicamente i problemidegli stranieri irregolari che vivono tra noi nell’illusione che un giorno spariscano tutti simultaneamente, magari a seguito di un’ “epidemia di rimpatri”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Podgorica, 18 feb. (Adnkronos) - "Da tre anni a questa parte la posizione dell'Italia, e in questo ambito quello che io personalmente ho sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali con cui mi sono incontrato, è nitida, limpida, chiarissima: quella dell'invito del ristabilimento del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato e della sua indipendenza e dignità, qualunque sia la sua dimensione, piccolo o grande che esso sia. Questa ferma, vigorosa affermazione sui principi della Carta dell'Onu, del diritto internazionale, dell'eguaglianza della dignità di ogni Stato è stata la base del sostegno che l'Italia, con l'Unione europea e con gli Stati Uniti, ha assicurato all'Ucraina: resistere alla violenza delle armi". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell'incontro con l'omologo del Montenegro Jakov Milatović.
"Questa posizione è sempre stata accompagnata -ha quindi puntualizzato il Capo dello Stato- dall'auspicio che la Russia torni a svolgere il proprio ruolo di grande rilievo e importanza nella comunità internazionale, nel rispetto di quei principi, del diritto internazionale e della dignità e sovranità di ogni Stato. Questo auspicio ho sempre fatto negli incontri che ho avuto: è un auspicio di rispetto del diritto internazionale, rispetto della Carta delle Nazioni unite, della sovranità di ogni Stato e degli impegni bilaterali".
Roma, 18 feb. -(Adnkronos) - Alla rassegna Enada , evento cruciale per il settore del gaming, in corso fino al 19 febbraio alla Fiera di Rimini, Microgame si presenta - dopo anni di investimenti mirati - con innovazioni tecnologiche pensate per affrontare le sfide della nuova regolamentazione e continuare a far crescere ed evolvere il business dei propri clienti, offrendo un vantaggio competitivo unico, che solo il service provider leader del settore italiano dell’online può dare.
In risposta alle nuove regolamentazioni e alla necessità di sostenere e supportare le reti nel nuovo scenario regolamentare, Microgame ha sviluppato strumenti e funzionalità all’avanguardia che consentono a tutta la filiera distributiva, dai punti vendita ricarica (PVR) agli agenti e ai master fino ai tipster, di orchestrare strategie di ampliamento, coinvolgimento e fidelizzazione della clientela, permettendo grande dinamicità ai vari attori della filiera, facilitando la vicinanza alla loro customer base. Un set di funzionalità innovative che congiuntamente ad un’offerta di prodotto tra le più complete del mercato consente alle reti di continuare a far crescere il proprio business
A Enada 2025 Microgame avrà una presenza fondata su tre principali pilastri tecnologici: NewBOS, Aggregatore Casinò e Betting. La prima è una nuova piattaforma modulare, progettata per essere flessibile e personalizzabile, per permettere all’operatore di costruire su misura la propria soluzione tecnologica che meglio si adatta alle proprie esigenze e alle richieste del mercato, sia online che retail. NewBOS permette infatti un approccio flessibile grazie al quale ogni operatore può scegliere i moduli e le funzionalità più adatti al proprio modello di business, ottimizzando l’efficienza operativa e il coinvolgimento della rete commerciale così da realizzare un’esperienza unica per il cliente. La piattaforma integra perfettamente il mondo retail e online, garantendo un’esperienza di gioco omogenea. Questo approccio consente agli operatori di offrire ai propri clienti una customer experience “omnicanale”, indipendentemente dal canale di accesso. Inoltre il CRM Microgame consente, congiuntamente al modulo di Affiliazione, di sviluppare potenti azioni di promozione e fidelizzazione del canale distributivo e della customer base.
Il secondo punto di forza della presenza Microgame è l'Aggregatore Casinò che rappresenta la più ampia e completa offerta di casino e contenuti sul mercato, con oltre 70 content provider e più di 4.000 giochi disponibili, per seguire i nuovi trend di mercato in termini di funzionalità e innovazione. L'aggregatore punta su contenuti esclusivi per differenziare l’offerta e adattarla sempre di più alle esigenze dei clienti e offre un ampio set di strumenti promozionali, Fun bonus, Freespin, Classifiche, Mission, Price drops e molto altro ancora per ottimizzare l’engagement e la fidelizzazione dei giocatori. Il tutto con API dedicate, integrazione veloce, stabilità ed affidabilità.
Infine, quanto al Modulo Betting va a rispondere alle sfide di un mercato sempre più esigente con una offerta ampia ed in continua evoluzione, forte di oltre 150 nuovi mercati negli ultimi tre mesi, e più di 500.000 eventi live. Proposte inoltre features innovative per migliorare l’esperienza del giocatore facendo leva su importanti algoritmi di IA assieme a una grande scelta di strumenti promozionali che puntano a garantire un’esperienza unica e la fidelizzazione del giocatore, con una estrema adattabilità al mondo tipster.
Commentando l'offerta di Microgame a Enada, il dg Marco Bedendo si dice "orgoglioso del set di nuove funzionalità di piattaforma e di prodotto che presentiamo: alcune di queste sono già live da qualche mese, altre usciranno a breve, e abbiamo già avuto un grande riscontro da parte dei nostri clienti e delle reti per la facilità d’uso e l’adattabilità alle singole filiere commerciali delle nostre funzionalità, che hanno contribuito in modo determinate alla crescita del business. L’affidabilità della nostra tecnologia abbinata alla completezza dell’offerta dei vari verticali di business ed alle innovazioni tecnologiche già rivolte alla nuova regolamentazione è da sempre garanzia per il nostro parco clienti e nell’ultimo periodo hanno spinto molte nuove reti a scegliere Microgame come partner per consolidare e sviluppare il proprio business". "Devo dire - aggiunge - che i risultati gli hanno dato ragione, registrando una crescita media del 25%-30%. Anche i tipster ci stanno scegliendo sempre di più, grazie all’ampio set di tool promozionali betting e casinò che permettono importanti azioni di engagement verso la customer base, con crescite di volume di gioco anche del 50%-70%. Risultati importanti che dimostrano la qualità dell’innovazione della tecnologia e dei prodotti Microgame al servizio delle reti e della loro crescita".
Tel Aviv, 18 feb. (Adnkronos) - Lo Shin Bet, il servizio interno israeliano, ha arrestato 25 persone ricercate nella zona occidentale della Cisgiordania durante un'operazione notturna congiunta con l'esercito. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che i fermati sono sospettati di essere coinvolti in attività terroristiche in Cisgiordania. Durante l'operazione, le forze israeliane hanno trovato e confiscato manufatti e armi.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni per una volta dice la verità sul Governo. Sulle bollette hanno fallito e non è colpa della Guerra. Viva la sincerità". E' il post ironico di Matteo Renzi che rilancia le parole di Giorgia Meloni del marzo 2022: "Caro bollette, aumento dei prezzi, famiglie e attività allo stremo. Problemi che denunciamo da mesi e sui quali il governo non è stato capace di intervenire. La guerra in Ucraina non sia la scappatoia dell’Esecutivo per fingere che i problemi nascano oggi. Hanno fallito", scriveva Meloni.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Il Cremlino attacca l’Italia nella persona del capo dello Stato perché il nostro Paese ha avuto un ruolo chiave nel sostegno alla resistenza dell’Ucraina". Lo ha detto la vice capo delegazione del Pd a Bruxelles Alessandra Moretti a L’aria che tira, su la 7.
"E questo accade perché adesso l’Italia è nel guado con il capo del governo schierato dalla parte di Trump. I russi sono tornati a fare propaganda perché vogliono orientare dalla loro parte della storia gli accordi di pace. È un fatto che Putin ha perso la guerra , ora prova con la sua narrazione a invertire la rotta e destabilizzare Europa", ha aggiunto.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Con l'Europa davanti a un bivio, Meloni decida da che parte stare. Su politica estera, investimenti e difesa comune spieghi al Paese la posizione dell'Italia. Venga a farlo con chiarezza in Parlamento. Non bastano più i sorrisetti di Mar-A-Lago e la faccia imbronciata di Parigi". Lo scrive Enzo Amendola del Pd sui social.
Roma, 18 feb (Adnkronos) - "Come avverte Draghi, l’Europa si trova di fronte alla sfida più difficile della sua storia perché rischia di rimanere schiacciata e finire nell’irrilevanza: la nostra risposta deve essere rapida, intensa e su larga scala e soprattutto unanime". Lo ha detto la vice capo delegazione del Pd a Bruxelles Alessandra Moretti a L’aria che tira, su La7.
"In questo contesto è fondamentale capire da che parte sta la presidente del Consiglio italiana: Meloni stai con Trump e Putin o con l’Europa? Te lo togli il cappellino di Donald per abbracciare la bandiera europea? Coi dazi si pregiudica la libertà europea, rischiamo di diventare terra di conquista della Cina a scapito delle imprese europee. Non c’è un minuto da perdere", ha aggiunto.
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Diritti - 12 Novembre 2021
L’Italia continua a ignorare i problemi degli stranieri irregolari. E smantella l’unica eccellenza
di Claudia De Martino
Sabato 6 novembre scorso una donna albanese di nome Adelina Sejdini si è tolta la vita a Roma gettandosi dal Ponte Garibaldi: i quotidiani hanno riportato che fosse malata di cancro e che si fosse data fuoco per protesta il 28 ottobre scorso davanti a Montecitorio per il mancato rinnovo del suo permesso di protezione umanitaria in quanto apolide. L’Italia infatti ha sottoscritto la Convenzione relativa allo status degli apolidi del 1954 (entrata in vigore nel 1962) il cui articolo 32 invita gli Stati contraenti “a facilitare l’assimilazione e la naturalizzazione degli apolidi” e adottato la legge 92/1991 che prevede la concessione della cittadinanza dopo 5 anni di residenza continuativa in Italia, tuttavia con un cavillo, ovvero che la condizione di apolidia sia successiva all’ingresso nel territorio italiano e non originaria, ovvero qualifica dello straniero già giunto in Italia in quanto apolide.
Sembra un rebus giuridico insensato per i “non-addetti ai lavori” e tuttavia a causa di questa incongruenza è andata persa una vita che lo Stato italiano avrebbe dovuto proteggere, se non in quanto apolide almeno in quanto vittima di una terribile tratta di esseri umani, al cui contrasto l’Italia è vincolata dalla Convenzione sull’azione contro la tratta degli esseri umani del Consiglio d’Europa del 2005, ratificata nel 2011, nonché dal recepimento della Direttiva UE 2011/36/UE.
Cosa sia andato storto nella storia di Adelina, come di altre donne straniere vittime di tratta che si sono rivolte allo Stato italiano in cerca di protezione, è evidente: la legislazione restrittiva in materia d’immigrazione intervenuta dal 2018 ad oggi a seguito della revisione delle norme operata dall’allora ministro degli Interni Salvini, sensibile alla pressione di un’opinione pubblica italiana tendenzialmente ostile all’accoglienza – non ancora sovvertita dall’attuale governo Draghi -, ha sottratto servizi assistenziali minimi ai migranti.
Tra queste, il contrasto alla tratta degli esseri umani, dal cui fenomeno criminale l’Italia è fortemente interessata (con un numero di vittime annuali che oscillano tra le 657 del 2019 alle 470 del 2020, come riportati dal “Trafficking in Persons” Report, stilato annualmente dal Dipartimento di Stato Usa), ma che riguardano a maggioranza vittime di nazionalità straniera (Nigeria, Cina, Pakistan, Romania, Bulgaria) toccando dunque solo marginalmente le autorità italiane, che infatti vi investono poche risorse. “Una situazione – spiegano, però, Coco e Ferruti nel libro – che era difficile da gestire anche prima del D.I. 113/2018 o “decreto sicurezza”, ma che è diventata emergenziale con l’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari che veniva riconosciuto alla maggioranza delle potenziali vittime di tratta”.
Una crisi aggravata da un altro elemento introdotto dal Decreto, l’impossibilità di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo ed ex titolari di protezione umanitaria, che impediva di fatto l’accesso ai servizi essenziali, contro la cui costituzionalità si è poi pronunciata la stessa Corte costituzionale (con sentenza del 20 luglio 2020). E’ questo il motivo per cui il Dipartimento di Stato americano nel suo TIP ha declassato l’Italia a Paese parzialmente sicuro, in quanto “non fornisce la protezione legale per gli atti illeciti che le vittime hanno commesso sotto costrizione dei trafficanti”, ma anche in quanto non si impegna sufficientemente per spezzare le catene del traffico di esseri umani, non valuta adeguatamente i rischi corsi dalle vittime prima delle procedure di rimpatrio forzato ed espulsione (Coco&Ferruti: 228) e, infine, “tollera” che circa 180.000 lavoratori agricoli siano mantenuti in condizioni di potenziale schiavitù (TIP, 2021) e che il 60% delle sue circa 40.000 prostitute di strada (24-27.000 persone) sia soggetto a sfruttamento sessuale come vittime di tratta.
L’Italia emerge, quindi, come un Paese poco virtuoso e solerte nella protezione delle persone straniere fragili, spesso accomunate dalla privazione di diritti loro imposta dalla negazione della cittadinanza o di altro titolo a soggiornare legalmente nel Paese. In uno scenario italiano ed europeo già repressivo e criminalizzante dei flussi migratori, l’epidemia da Covid-19 non ha fatto altro che distogliere ulteriormente l’opinione pubblica dalla chiusura progressiva dei canali di accesso regolari all’Unione Europea, quasi il virus avesse il potere di invertire o fermare i movimenti dei migranti. Coco&Ferruti sottolineano che “gli Stati Ue sono divisi tra coloro che chiedono la ripartizione di richiedenti asilo e rifugiati secondo un sistema di quote e i fautori della chiusura a tutti i costi”, mentre l’Italia, nel suo piccolo, continua a smantellare l’unica eccellenza a cui abbia dato vita, ovvero l’accoglienza diffusa praticata negli Sprar, come si evince anche dalla grottesca condanna comminata al sindaco di Riace Mimmo Lucano.
Con forte pragmatismo ma altrettanta tensione etica, Coco&Ferruti invitano gli italiani a governare meglio il fenomeno migratorio anche “in un’ottica utilitaristica”, ovvero consentendo a “più braccia per lavorare di soggiornare regolarmente in Italia per un necessario riequilibrio demografico che consenta di reggere la pressione del sistema previdenziale in futuro”: qualsiasi approccio, anche strumentale, sarebbe infatti meglio dell’attuale, che pretende di ignorare sistematicamente i problemi degli stranieri irregolari che vivono tra noi nell’illusione che un giorno spariscano tutti simultaneamente, magari a seguito di un’ “epidemia di rimpatri”.
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Podgorica, 18 feb. (Adnkronos) - "Da tre anni a questa parte la posizione dell'Italia, e in questo ambito quello che io personalmente ho sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali con cui mi sono incontrato, è nitida, limpida, chiarissima: quella dell'invito del ristabilimento del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato e della sua indipendenza e dignità, qualunque sia la sua dimensione, piccolo o grande che esso sia. Questa ferma, vigorosa affermazione sui principi della Carta dell'Onu, del diritto internazionale, dell'eguaglianza della dignità di ogni Stato è stata la base del sostegno che l'Italia, con l'Unione europea e con gli Stati Uniti, ha assicurato all'Ucraina: resistere alla violenza delle armi". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell'incontro con l'omologo del Montenegro Jakov Milatović.
"Questa posizione è sempre stata accompagnata -ha quindi puntualizzato il Capo dello Stato- dall'auspicio che la Russia torni a svolgere il proprio ruolo di grande rilievo e importanza nella comunità internazionale, nel rispetto di quei principi, del diritto internazionale e della dignità e sovranità di ogni Stato. Questo auspicio ho sempre fatto negli incontri che ho avuto: è un auspicio di rispetto del diritto internazionale, rispetto della Carta delle Nazioni unite, della sovranità di ogni Stato e degli impegni bilaterali".
Roma, 18 feb. -(Adnkronos) - Alla rassegna Enada , evento cruciale per il settore del gaming, in corso fino al 19 febbraio alla Fiera di Rimini, Microgame si presenta - dopo anni di investimenti mirati - con innovazioni tecnologiche pensate per affrontare le sfide della nuova regolamentazione e continuare a far crescere ed evolvere il business dei propri clienti, offrendo un vantaggio competitivo unico, che solo il service provider leader del settore italiano dell’online può dare.
In risposta alle nuove regolamentazioni e alla necessità di sostenere e supportare le reti nel nuovo scenario regolamentare, Microgame ha sviluppato strumenti e funzionalità all’avanguardia che consentono a tutta la filiera distributiva, dai punti vendita ricarica (PVR) agli agenti e ai master fino ai tipster, di orchestrare strategie di ampliamento, coinvolgimento e fidelizzazione della clientela, permettendo grande dinamicità ai vari attori della filiera, facilitando la vicinanza alla loro customer base. Un set di funzionalità innovative che congiuntamente ad un’offerta di prodotto tra le più complete del mercato consente alle reti di continuare a far crescere il proprio business
A Enada 2025 Microgame avrà una presenza fondata su tre principali pilastri tecnologici: NewBOS, Aggregatore Casinò e Betting. La prima è una nuova piattaforma modulare, progettata per essere flessibile e personalizzabile, per permettere all’operatore di costruire su misura la propria soluzione tecnologica che meglio si adatta alle proprie esigenze e alle richieste del mercato, sia online che retail. NewBOS permette infatti un approccio flessibile grazie al quale ogni operatore può scegliere i moduli e le funzionalità più adatti al proprio modello di business, ottimizzando l’efficienza operativa e il coinvolgimento della rete commerciale così da realizzare un’esperienza unica per il cliente. La piattaforma integra perfettamente il mondo retail e online, garantendo un’esperienza di gioco omogenea. Questo approccio consente agli operatori di offrire ai propri clienti una customer experience “omnicanale”, indipendentemente dal canale di accesso. Inoltre il CRM Microgame consente, congiuntamente al modulo di Affiliazione, di sviluppare potenti azioni di promozione e fidelizzazione del canale distributivo e della customer base.
Il secondo punto di forza della presenza Microgame è l'Aggregatore Casinò che rappresenta la più ampia e completa offerta di casino e contenuti sul mercato, con oltre 70 content provider e più di 4.000 giochi disponibili, per seguire i nuovi trend di mercato in termini di funzionalità e innovazione. L'aggregatore punta su contenuti esclusivi per differenziare l’offerta e adattarla sempre di più alle esigenze dei clienti e offre un ampio set di strumenti promozionali, Fun bonus, Freespin, Classifiche, Mission, Price drops e molto altro ancora per ottimizzare l’engagement e la fidelizzazione dei giocatori. Il tutto con API dedicate, integrazione veloce, stabilità ed affidabilità.
Infine, quanto al Modulo Betting va a rispondere alle sfide di un mercato sempre più esigente con una offerta ampia ed in continua evoluzione, forte di oltre 150 nuovi mercati negli ultimi tre mesi, e più di 500.000 eventi live. Proposte inoltre features innovative per migliorare l’esperienza del giocatore facendo leva su importanti algoritmi di IA assieme a una grande scelta di strumenti promozionali che puntano a garantire un’esperienza unica e la fidelizzazione del giocatore, con una estrema adattabilità al mondo tipster.
Commentando l'offerta di Microgame a Enada, il dg Marco Bedendo si dice "orgoglioso del set di nuove funzionalità di piattaforma e di prodotto che presentiamo: alcune di queste sono già live da qualche mese, altre usciranno a breve, e abbiamo già avuto un grande riscontro da parte dei nostri clienti e delle reti per la facilità d’uso e l’adattabilità alle singole filiere commerciali delle nostre funzionalità, che hanno contribuito in modo determinate alla crescita del business. L’affidabilità della nostra tecnologia abbinata alla completezza dell’offerta dei vari verticali di business ed alle innovazioni tecnologiche già rivolte alla nuova regolamentazione è da sempre garanzia per il nostro parco clienti e nell’ultimo periodo hanno spinto molte nuove reti a scegliere Microgame come partner per consolidare e sviluppare il proprio business". "Devo dire - aggiunge - che i risultati gli hanno dato ragione, registrando una crescita media del 25%-30%. Anche i tipster ci stanno scegliendo sempre di più, grazie all’ampio set di tool promozionali betting e casinò che permettono importanti azioni di engagement verso la customer base, con crescite di volume di gioco anche del 50%-70%. Risultati importanti che dimostrano la qualità dell’innovazione della tecnologia e dei prodotti Microgame al servizio delle reti e della loro crescita".
Tel Aviv, 18 feb. (Adnkronos) - Lo Shin Bet, il servizio interno israeliano, ha arrestato 25 persone ricercate nella zona occidentale della Cisgiordania durante un'operazione notturna congiunta con l'esercito. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che i fermati sono sospettati di essere coinvolti in attività terroristiche in Cisgiordania. Durante l'operazione, le forze israeliane hanno trovato e confiscato manufatti e armi.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni per una volta dice la verità sul Governo. Sulle bollette hanno fallito e non è colpa della Guerra. Viva la sincerità". E' il post ironico di Matteo Renzi che rilancia le parole di Giorgia Meloni del marzo 2022: "Caro bollette, aumento dei prezzi, famiglie e attività allo stremo. Problemi che denunciamo da mesi e sui quali il governo non è stato capace di intervenire. La guerra in Ucraina non sia la scappatoia dell’Esecutivo per fingere che i problemi nascano oggi. Hanno fallito", scriveva Meloni.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Il Cremlino attacca l’Italia nella persona del capo dello Stato perché il nostro Paese ha avuto un ruolo chiave nel sostegno alla resistenza dell’Ucraina". Lo ha detto la vice capo delegazione del Pd a Bruxelles Alessandra Moretti a L’aria che tira, su la 7.
"E questo accade perché adesso l’Italia è nel guado con il capo del governo schierato dalla parte di Trump. I russi sono tornati a fare propaganda perché vogliono orientare dalla loro parte della storia gli accordi di pace. È un fatto che Putin ha perso la guerra , ora prova con la sua narrazione a invertire la rotta e destabilizzare Europa", ha aggiunto.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Con l'Europa davanti a un bivio, Meloni decida da che parte stare. Su politica estera, investimenti e difesa comune spieghi al Paese la posizione dell'Italia. Venga a farlo con chiarezza in Parlamento. Non bastano più i sorrisetti di Mar-A-Lago e la faccia imbronciata di Parigi". Lo scrive Enzo Amendola del Pd sui social.
Roma, 18 feb (Adnkronos) - "Come avverte Draghi, l’Europa si trova di fronte alla sfida più difficile della sua storia perché rischia di rimanere schiacciata e finire nell’irrilevanza: la nostra risposta deve essere rapida, intensa e su larga scala e soprattutto unanime". Lo ha detto la vice capo delegazione del Pd a Bruxelles Alessandra Moretti a L’aria che tira, su La7.
"In questo contesto è fondamentale capire da che parte sta la presidente del Consiglio italiana: Meloni stai con Trump e Putin o con l’Europa? Te lo togli il cappellino di Donald per abbracciare la bandiera europea? Coi dazi si pregiudica la libertà europea, rischiamo di diventare terra di conquista della Cina a scapito delle imprese europee. Non c’è un minuto da perdere", ha aggiunto.