Niente visite nelle Rsa fino al 3 dicembre. L’ordinanza è stata firmata dal presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz. Sono sospese le visite dei parenti nelle strutture residenziali socio-assistenziali per anziani e socio-sanitarie per il trattamento delle demenze da lunedì 15 novembre. Sospese anche le uscite degli ospiti – in totale sono circa 800 – per motivi non sanitari. La decisione è stata presa a causa della ripresa della circolazione del contagio sul territorio. Il termine del 3 dicembre è quello “entro il quale si prevede di ottenere, compatibilmente con l’evolversi della situazione epidemiologica, una risposta anticorpale efficace degli ospiti e degli operatori a seguito della somministrazione della terza dose vaccinale attualmente in corso”.

L’amministrazione comunale di Aosta ha già sospeso le visite nelle tre strutture che gestisce, a seguito del focolaio scoppiato nel Centro polivalente di via Saint-Martin-de-Corléans, dove erano risultati positivi 12 anziani su 13 (una donna è morta nelle ultime ore a seguito dell’infezione). In totale nella regione alpina le vittime dall’inizio della pandemia sono 475, la maggior parte anziani. Numeri che hanno portato la Valle d’Aosta a detenere il triste primato per la mortalità più alta tra le regioni europee. L’anziana deceduta aveva 86 anni e non era ricoverata in ospedale. L’ultimo decesso nella regione alpina risale al 21 settembre scorso. Sale così a 475 il numero di vittime della pandemia in Valle d’Aosta, che ha la mortalità più elevata a livello europeo. A conferma della ripartenza del contagio, nelle ultime 24 ore sono stati rilevati altri 19 nuovi casi positivi e ci sono stati tre guariti. I contagiati attuali sono 115, di cui sette ricoverati all’ospedale Parini, nessuno dei quali in terapia intensiva.

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