Gina Lollobrigida ha scelto l’avvocato Antonio Ingroia per la causa che vede l’attrice contro il figlio che ha chiesto l’avvio della procedura di amministrazione di sostegno. La Cassazione, a inizio ottobre, ha confermato quanto deciso dalla Corte d’appello di Roma, dichiarando inammissibile il ricorso dei legali di Lollobrigida, reputandola “bisognosa di assistenza nel compimento di atti di straordinaria amministrazione inerenti alla gestione del suo patrimonio e di società”, come si legge su La Stampa.
Ma Lollobrigida non ci sta. Per questo ha nominato Ingroia suo avvocato, come si evince da un video-annuncio pubblicato su Facebook dalla pagina dello studio legale. “Esigo il mio legittimo diritto di invecchiare senza essere derubata perché ho 94 anni e qualcuno sostiene che io non sarei abbastanza lucida per amministrare il mio patrimonio”, dice l’attrice nella clip, sostenuta dal legale, seduto al suo fianco. “Contro di lei attacchi indegni“, commenta l’avvocato.
Rilasciando un’intervista al Corriere della Sera, Ingroia ha raccontato come è avvenuta la scelta dell’attrice. “Nasce tutto da Netflix. Dalla serie su Pino Maniaci, il giornalista perseguitato dopo le sue battaglie contro la mia ex collega Saguto per via dei beni confiscati e di non disinteressati amministratori giudiziari…La Lollobrigida ha visto come ho difeso Maniaci, poi assolto”, spiega Ingroia, sottolineando che “gli avvocati hanno bisogno di mostrare anche un necessario aspetto scenico, dall’eloquio alla presenza”. I due, fa sapere il legale, sono al terzo incontro. Secondo Ingroia, “la signora Gina è certamente vittima di un amministratore cosiddetto ‘di sostegno’. Non stiamo parlando di personaggi alla Cappellano Seminara come nel caso Saguto, ma occorre replicare con il piglio del combattente, dell’avvocato combattente, come sono io, come ero anche nella serie tv”. La sentenza ottenuta dal figlio, per il legale “è francamente un po’ assurda”, parla di “una presunta suggestionabilità anche se le perizie dicono che la signora Gina è lucida”. Lollobrigida, per l’avvocato, è perfettamente consapevole delle sue scelte: “Vogliono farla passare per rimbambita ma non è così – insiste – E su questo faremo partire la strategia del contrattacco”.