La rapina è avvenuta in piena notte. Alla fine il gruppo è riuscito a scappare nei campi ma metà della refurtiva è stata recuperata da un furgone abbandonato
Un assalto in piena regola, con furgoni usati per bloccare la strada e per sfondare un muro. È l’episodio da film andato in scena la notte tra l’11 e il 12 novembre a Sillavengo, in provincia di Novara, dove un gruppo di criminali ha svaligiato i magazzini di Loro Piana, azienda leader globale nella produzione di abbigliamento in cachemire. I ladri, un commando di sei persone, hanno infatti piazzato due mezzi pesanti all’entrata e all’uscita della località piemontese e, dopo averla isolata, ne hanno usati altri due per irrompere nel deposito della ditta dal quale hanno sottratto otto scatoloni pieni di capi. Non è mancato neppure il momento dell’inseguimento, con i carabinieri che, una volta intercettata la banda in fuga, hanno sparato alle ruote di uno dei veicoli vedendosi lanciare contro chiodi a cuspide per perforare le ruote. Ma non solo: contro una vettura dei carabinieri è stato lanciato un estintore (l’impatto è stato evitato grazie all’abilità del conducente) e sparati dei colpi di pistola. Alla fine, sia gli inseguitori che gli inseguiti sono finiti contro un muro e questi ultimi hanno tagliato la corda passando per i campi. Sono tuttora ricercati.
Stando ai rilievi eseguiti finora, quello messo a segno dalla banda era un colpo congegnato da tempo e nei minimi dettagli. Lo si intuisce, per esempio, dai tre furgoni su quattro finiti nelle mani degli inquirenti, cioè quello incidentato durante la fuga e i due abbandonati lungo la strada per bloccare il centro di Sillavengo: dalle verifiche è infatti emerso che tutti erano stati rubati alcune settimane prima in Lombardia, nei dintorni di Milano, proprio perché potessero essere poi utilizzati durante la rapina. Un piano all’apparenza perfetto, dunque, che invece è stato rovinato dall’allarme dell’azienda, con cui i ladri non avevano evidentemente fatto i conti. Mentre caricavano gli scatoloni con dentro la refurtiva sui veicoli, la sirena della Loro Piana è infatti scattata e li ha costretti alla fuga precipitosa dal retro dello stabile. È a quel punto che i carabinieri sono intervenuti: a 6 chilometri dal luogo del furto, mentre si recavano sul posto, i militari dell’Arma hanno intercettato un mezzo con a bordo metà malviventi e si sono messi ad inseguirlo, riuscendo anche a sparargli alle ruote. Il commandoha quindi lanciato centinaia di chiodi sulla carreggiata bucando gli pneumatici di ben sei macchine: le tre usate dei carabinieri più altrettante di alcuni passanti e due della polizia stradale aggiuntasi nel frattempo. Proprio mentre gli inseguitori erano costretti a desistere, anche i tre rapinatori hanno arrestato la loro corsa schiantandosi contro una barriera stradale: da lì l’abbandono del mezzo e la fuga a piedi nei campi. Nella dinamica, nessuno è rimasto ferito.
Nel cassone del furgone sono stati ritrovati quattro scatoloni di maglie, si ipotizza circa la metà della refurtiva, mentre l’altra sarebbe stata portata via sul quarto veicolo per ora non rintracciato. La stima dei danni per Loro Piana è ancora da ricostruire, ma proprio partendo da questi elementi e dai video delle telecamere di sorveglianza dell’azienda i carabinieri del reparto radiomobile e del nucleo investigativo sperano di riuscire a risalire a indizi utili per scoprire l’identità dei rapinatori. Nel frattempo, vista la provenienza degli automezzi, le ricerche si concentrano nel milanese.