Aiuto, aiutatemi, la mia donna vuole farmi lavorare. Non so che cosa fare. Mi sento in difficoltà. “Promettimi che non lavorerai mai”, questa frase pronunciata ormai sei anni fa mi fece innamorare perdutamente. Ma adesso comincia a dirmi che in una coppia ci si deve aiutare economicamente, ma è possibile? Chiedere a me di trovare un’occupazione
redditizia! Ma siamo matti? Devo distrarla da questa idea malsana, non è giusto cambiare la natura delle persone, ognuno deve restare quello che è: sono nato vitellone.
Chi nasce tondo non può morire quadrato. W la geometria dell’impossibile! Sapete, la mia vita non è poi così male: non ho mai pagato le tasse. E volteggio nelle mie giornate
vertiginose come un acrobata… ok, non esageriamo, tendo a stare orizzontale, sognare è la mia passione, e sdraiati sul letto riesce meglio, la posizione eretta è un optional di una evoluzione della specie che ha creato più danni che altro. Ammettiamolo. Se Napoleone avesse passato la vita sotto le coperte, non sarebbe stato meglio?
Comunque questo problema di Ethel va affrontato, e se mi lasciasse? Fra di voi c’è qualcuno in grado di offrirmi un’occupazione? Le mie qualità: ottime capacità relazionali, di solito risulto simpatico perché so ascoltare senza giudicare. E non è poco. Ma non sono un venditore, è da anni che mi “vendo” in rete, che faccio film, ma nessuno mi ha ancora comprato. Forse sono “incomprabile”. Tendenzialmente sono un individualista, quindi non riuscirei mai ad assumere in me il “noi aziendale”, non potrei mai dire “noi della Siemens pensiamo che…”. Quindi: astenersi aziende. So fare piccoli film che metto in rete, fabbrico ricordi. Qualcuno ha bisogno di un filmino alla nipotina?
Ci sono! Eccomi qua: Ricky Farina! Vi darò un tocco speciale, un tocco d’autore, anche Bellocchio aveva immaginato un regista di matrimoni speciale, non le solite cose da latte alle ginocchia, con musiche orribili. Vi farò un piccolo capolavoro poetico. No? Vi sentite tutti bravi, vero? Ve lo fate da soli o pagate un professionista. Vi capisco. Io non ho nulla di professionale, sono un eterno dilettante: mi diletto. Che cosa potrei fare?
Vedi che sto cercando di propormi, Ethel? Dici che devo essere più grintoso! Sono il più grande film maker casalingo del mondo! Da folli non contattarmi! Vedi? Ci provo, tesoro! Niente da fare, sento che mister Destino ha scelto per me una vita così, senza affanni lavorativi, senza principale, senza appuntamenti di lavoro, senza macchina aziendale.
Recentemente un amico mi ha proposto di fare l’amministratore: “Ricky, abbiamo bisogno di un verginello, devi solo mettere una firmetta, poi pensiamo a tutto noi, tranquillo! Lo farei io ma ho già due condanne“. Per fortuna dipendo da mamma e ho risposto: “Chiedo a mamma prima”. Un verginello? A me? A Ricky Farina? “Avrai macchina aziendale e 30 mila euro al mese”. Sì, certo, e poi arriva una chiamata dalla Guardia di Finanza, praticamente è venuto a propormi la galera. Però gli voglio bene, è un caro amico che si arrabatta, in fondo. Già mi sono visto i titoli dei giornali: “Blogger del Fatto Quotidiano beccato a fare l’amministratore fantasma, ora rischia la galera!”. E che direbbero i miei amici del Fatto Quotidiano? Che immenso sputtanamento.
Ecco, vedi Ethel? Non è meglio tenermi così: pulito, Peter Pan, orizzontale? Vi prego, cercate di convincere anche voi Ethel che tutto sommato non è da tutte stare con uno come me! Bisogna farle passare questa idea fissa! Dobbiamo ingegnarci, attendo con ansia dei vostri suggerimenti. Il vostro affezionato, Ricky.