“I metodi come quello della ‘Bestiolina’ proposta da Fabrizio Rondolino a Matteo Renzi mi fanno abbastanza schifo, dopodiché credo che Renzi non abbia fatto questa ‘Bestiolina’. Questo è il punto“. Ne è convinto il leader di Azione, Carlo Calenda, che ai microfoni de “Il caffè della domenica”, su Radio24, lancia il suo allarme su quello che a su dire è “un’emergenza democratica” di “pezzi di intercettazioni” pubblicati sui giornali.
Calenda spiega: “Io sono sempre stato molto duro sul fatto che, secondo me, non esiste che un politico pagato dai cittadini si faccia dare soldi da uno Stato straniero, anche se fosse la Francia. Figuriamoci l’Arabia Saudita. Ma allo stesso tempo dico: attenzione su quello che sta succedendo oggi con pezzi di intercettazioni che finiscono ogni giorno sui giornali e con polemiche stupide come quella su Renzi – continua – perché poi questa Bestiolina non è stata fatta. Renzi può stare antipatico e può aver sbagliato duemila cose, figuriamoci. Ma oggi accade a Renzi, domani può succedere a chiunque. E questa cosa non va bene. Questa è una roba indecente per un Paese civile. E ripeto: sono stato chiarissimo sul fatto che sia eticamente inaccettabile quello che fa Renzi sul piano delle consulenze“.
Il politico si dice concorde con la proposta del segretario del Pd, Enrico Letta, circa una legge che limiti le attività extra dei parlamentari italiani e aggiunge: “Azione sosterrà assolutamente un progetto di legge del genere, ma lo abbiamo detto tante volte. Peraltro, io sono stato persino d’accordo coi 5 Stelle sulla Spazzacorrotti. Io penso che sia il minimo sindacale e che vada fatto – conclude – Ma bisogna anche fermare questo stillicidio delle intercettazioni sui giornali. Abbiamo visto distruggere persone che poi sono uscite completamente pulite, come il povero Bassolino che ha subito 19 processi. Non si può andare avanti così. Questa è un’emergenza democratica”.