Non si è vaccinata durante la gravidanza, ha preso il Covid ed è morta dopo una lunga agonia. Antonietta Delli Santi, 26 anni, è stata trasportata a fine agosto all’ospedale Federico II di Napoli dov’è morta dopo due mesi passati in terapia intensiva per i danni ai polmoni causati dalla malattia. E proprio a causa del virus la sua bambina, Sharon, era nata prematura di 24 settimane all’ospedale di Vallo della Lucania: trasferita nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale napoletano, è morta il 9 settembre. Pur essendosi negativizzata, i polmoni di Delli Santi erano rimasti gravemente segnati dal Covid.
Delli Santi gestiva una pizzeria con il compagno ad Ascea, un paese campano della costiera cilentana, ma era originaria di Montano Antilla, un paesino dell’entroterra a 24 chilometri di distanza. Proprio per la sua gravidanza, Delli Santi aveva deciso di ascoltare chi le aveva consigliato di non vaccinarsi, una scelta ora criticata dagli esperti. Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della salute Roberto Speranza, ha commentato su Twitter: “Ignorante e criminale chi l’aveva sconsigliata riguardo al vaccino anti-Covid in gravidanza”. Anche Giuseppe Servillo, primario di anestesia e rianimazione dell’ospedale “Federico II” di Napoli, ribadisce all’Adnkronos l’appello rivolto alle donne in gravidanza a sottoporsi al vaccino: “Le donne incinte devono vaccinarsi, la gravidanza può amplificare gli effetti dannosi del Covid”, spiega. Nel reparto dove è morta la 26enne, infatti, ci sono ancora sette donne incinte positive e nessuna di loro ha fatto il vaccino.
Il sindaco di Montano Antilla, Luciano Trivelli, ha dichiarato all’Ansa: “Conoscevo personalmente Antonietta e tutta la sua famiglia. È una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità. In questo momento il nostro sentimento comune é di assoluto dolore e amarezza. Esprimo a nome di tutti i miei concittadini la massima vicinanza a tutta la famiglia”.