Il controllo del Green pass prima di salire a bordo resta “preferibile” e comunque il riferimento è netto solo alle grandi stazioni con gate di accesso ai binari. Il ritorno dei controllori sui mezzi pubblici cittadini era già stato annunciato dal ministro Enrico Giovannini già a fine agosto. La possibilità di viaggiare sul taxi solo in due resta così com’era, salvo che non si tratti di una famiglia. Così alla fine l’unica vera novità riguarda la possibilità di fermare un treno nel caso in cui un passeggero presenti sintomi Covid, con la conseguente necessità di trasferire tutti gli altri occupanti su un nuovo convoglio vista la necessità di sanificare l’ambiente: con tutte le incognite organizzative del caso. Per i treni regionali, usati da migliaia di pendolari ogni giorno, invece non cambia nulla. Con un’ordinanza ‘leggera’ firmata dal ministero delle Infrastrutture e da quello della Salute, il governo mette nero su bianco le nuove regole per i trasporti in vista dell’inverno e con una situazione epidemiologica in peggioramento, anche se il sistema sanitario per ora regge ad eccezione di alcune aree, come la Provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia. Nessuna reale ‘stretta’, insomma, ma solo la precisazione di alcune norme già esistenti (o annunci già fatti) e una più puntuale applicazione delle regole che, in alcuni casi come quello del controllo preventivo del Green pass, resteranno comunque limitate agli snodi ferroviari più grandi del Paese (e neanche tutti) e in ogni caso, come specifica la stessa ordinanza, senza alcun obbligo.
Il controllo del green pass – Nelle grandi stazioni con gate di accesso ai binari (Milano Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini) “è preferibile che il controllo della certificazione verde sia svolto a terra, prima della salita sul mezzo. Qualora questo non fosse possibile, il controllo può essere effettuato dal personale insieme al controllo del biglietto di viaggio”. Nessun obbligo, quindi, ma un energetico invito.
La possibilità di fermare il treno – “In caso di passeggeri che, a bordo treno, presentino sintomi riconducibili all’affezione da Covid – si legge nell’ordinanza – la Polizia Ferroviaria e le Autorità sanitarie devono essere prontamente informate: all’esito della relativa valutazione sulle condizioni di salute del passeggero, a queste spetta la decisione in merito all’opportunità di fermare il treno per procedere ad un intervento o prevedere appositi spazi dedicati. L’impresa ferroviaria procederà successivamente alla sanificazione specifica del convoglio interessato dall’emergenza prima di rimetterlo nella disponibilità di esercizio”. È la novità più d’impatto ma allo stesso tempo quella di più difficile applicazione, sia tenendo conto di quali sono i sintomi Covid (facilmente confondibili) che delle necessità logistiche che ne conseguirebbero.
Il ritorno dei controllori – Torna la biglietteria e il controllo a bordo di metro, autobus di linea, tram e filobus. Ovvero la traduzione pratica di quanto il ministro Giovannini aveva già annunciato ad agosto. La nuova ordinanza sui trasporti prevede anche “il graduale riavvio delle attività di bigliettazione e controllo a bordo”, che “deve essere svolto in condizioni di sicurezza, garantendo al personale preposto la dotazione di mascherine chirurgiche o con più alto livello di protezione (FFP2) e dotazione di soluzione idroalcolica per la frequente igienizzazione delle mani”.
Le regole per taxi e ncc – A bordo di taxi e altri servizi di trasporto non di linea “evitare che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente”. Soprattutto, “sui sedili posteriori, per rispettare le distanze di sicurezza, non potranno essere trasportati, distanziati il più possibile, più di due passeggeri, se non componenti dello stesso nucleo familiare“. “Per il conducente – si legge ancora nel testo – vige l’obbligo di indossare una mascherina chirurgica o un dispositivo di protezione individuale di livello superiore. All’interno del veicolo dovranno possibilmente essere installate paratie divisorie tra conducente e passeggero. Le presenti disposizioni, per quanto applicabili, si applicano anche ai natanti che svolgono servizi di trasporto non di linea. Vige anche per il personale conducente tali servizi l’obbligo della Certificazione verde“.
I cartelli sui mezzi – Per contenere i contagi, in aumento in vista dell’inverno, “devono essere predisposte le necessarie comunicazioni a bordo dei mezzi, aggiornate in relazione all’evolversi delle disposizioni in materia, anche mediante apposizione di cartelli che indichino le corrette modalità di comportamento dell’utenza. Il mancato rispetto potrà contemplare l’interruzione del servizio”.
L’utilizzo della porta anteriore – Le porte da usare per salire e scendere dagli autobus di linea, durante la pandemia, restano la centrale e la posteriore. Ma con la nuova ordinanza torna in uso anche la porta anteriore, quella vicina al conducente. Sempre che ci sia un pannello divisorio per proteggere autista e passeggeri.
I corsi di formazione – “In zona bianca e in zona gialla sono consentiti in presenza tutti i corsi di formazione, nel rispetto dei protocolli e linee guida indicati nella norma richiamata”. “In ogni caso sono consentiti – si legge nell’ordinanza – gli esami di qualifica dei percorsi di Iefp, nonché la formazione in azienda esclusivamente per i lavoratori dell’azienda stessa, secondo le disposizioni emanate dalle singole regioni, i corsi di formazione da effettuarsi in materia di protezione civile, salute e sicurezza, i corsi di formazione individuali e quelli che necessitano di attività di laboratorio, nonché l’attività formativa in presenza, ove necessario, nell’ambito di tirocini, stage e attività di laboratorio, in coerenza con i limiti normativi vigenti, a condizione che siano attuate le misure di contenimento del rischio”. È comunque “possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in lavoro agile e da remoto. Risulta particolarmente importante garantire i corsi relativi a titoli e certificazioni obbligatorie richieste al personale viaggiante di tutti i settori”.