L’ingegnere berlinese spiega che secondo lui la gonna non dovrebbe essere un capo di abbigliamento esclusivamente femminile così come le cravatte non andrebbero indossate solo dagli uomini. Ma i suoi outfit unici non sono legati al suo orientamento sessuale o a una battaglia per la fluidità di genere: Bryan precisa di essere eterosessuale ed è sposato, padre di tre figli e nonno di quattro nipoti
A colpi di “i vestiti non hanno sesso“, Mark Bryan è diventato una celebrità dei social. Per andare contro gli stereotipi di genere e soprattutto per sentirsi bene con sé stesso, questo ingegnere robotico di 62 anni – origini americane ma residente a Berlino -, sfoggia quotidianamente una serie di look pensati per non passare inosservato. Sopra giacca e cravatta, sotto gonna a tubino e tacco 12. Che sia in ufficio o al supermercato, poco importa: con la sua “divisa d’ordinanza” sfida i pregiudizi, gli sguardi della gente e soprattutto i limiti imposti delle convenzioni sociali.
“Mi vesto così perché posso. Solo per essere diverso. Ho sempre ammirato le donne che indossavano gonne strette e tacchi. Non mi vesto per essere attraente, ma per vestirmi come farebbe qualsiasi donna professionista. Per me i vestiti non hanno genere“, ha spiegato in una recente intervista. L’ingegnere berlinese spiega che secondo lui la gonna non dovrebbe essere un capo di abbigliamento esclusivamente femminile così come le cravatte non andrebbero indossate solo dagli uomini. Ma i suoi outfit unici non sono legati al suo orientamento sessuale o a una battaglia per la fluidità di genere: Bryan precisa di essere eterosessuale ed è sposato, padre di tre figli e nonno di quattro nipoti. Con la moglie la complicità è tale che è lei una delle sue prime consigliere ed è stata lei a supportare, ormai cinque anni fa, il suo rivoluzionario cambio look. “Sono solo un uomo normale, felicemente sposato, etero che ama le belle donne e le Porsche. E che ama incorporare una gonna e tacchi nel suo guardaroba quotidiano”, minimizza lui. Intanto il suo stile anticonformista non è passato inosservato e lui sfrutta il suo boom di popolarità: Vogue Germania gli ha dedicato un servizio e il suo profilo Instagram sfiora oggi i 600 mila follower, ai quali mostra ogni giorno un look inedito e iper griffato. Che sia in metro, a una riunione di lavoro o a un evento di moda, sfoggia sandali Louboutin o Jimmy Choo e capi di Balmain e Jean Paul Gaultier. Provocatorio ed eccentrico, sì, ma pur sempre fashionista.