Tutti i tagli della giunta di Luca Zaia alla cultura in Veneto. In una regione ricca di bellezze artistiche e culturali, dove operano enti e teatri di valore nazionale, le riduzioni lineari di spesa colpiscono in modo pesante. Mediamente si tratta del 15 per cento, in realtà si arriva anche al 50 per cento. Riguardano non solo gli enti più grandi, ma anche quelli cosiddetti minori, per i quali qualche decina di miglia di euro è una fonte di sopravvivenza. L’elaborazione non è ufficiale, in quanto frutto del lavoro congiunto di operatori culturali veneti, in particolare dell’Agis Triveneta, l’Associazione generale per lo spettacolo. Si basa sui dati contenuti nei bilanci, soprattutto quello consolidato della Regione del Veneto relativo al 2021 e quello di previsione (non ancora approvato) per il 2022. A questo proposito la sesta commissione regionale, pur approvando le indicazioni di bilancio, ha fatto propria una raccomandazione, con l’invito a non apportare ulteriori tagli alla cultura, tenendo conto di una mozione approvata all’unanimità lo scorso luglio dal consiglio regionale. Si profila, quindi, un braccio di ferro con la giunta e con l’assessore Cristiano Corazzari. In totale la previsione di spesa del 2021 era stata di 11 milioni 347mila euro, nell’assestato di bilancio era scesa a 10 milioni 870 mila, mentre le previsioni per il 2022 sono di una spesa pari a 9 milioni 718 mila euro.
ARTE – Nell’accordo di collaborazione con La Biennale di Venezia si passa da 400.000 a 289.000 euro (111.000 in meno, 28 per cento). Si aggiunge ex novo un contributo di 100.000 euro per gli interventi urgenti di riparazione di danni subiti dalla Basilica di San Marco a Venezia.
ATTIVITÀ CULTURALI – Per mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale si cala da 2.293.500 a 200.000 euro. Gli interventi per lo sviluppo delle attività culturali scende da 100.000 a 72.000 euro. Gli interventi culturali per accordi di programma di enti locali passano da 540.000 a 255.000 euro (calo di 285.000, 53 per cento). La fondazione culturale del Comune di Rovigo scenderà da 45.000 a 38.250 euro. Il contributo per la Città Veneta della Cultura scenderebbe da 100.000 a 85.000 euro.
CULTURA E STORIA VENETA – Per veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro si scende da 320.000 a 171.000 euro. Il Centro studi transfrontaliero di Comelico e Sappada manterrà i 20 mila euro. La celebrazione della Giornata dei veneti nel mondo scende da 15.000 a 12.750 euro. In controtendenza gli interventi di recupero e conservazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’ Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea con una spesa che passa da 160.000 a 388.000 mila euro. La collaborazione con la Fondazione Cini (70 anni della sua istituzione) e dei 1600 anni di fondazione di Venezia prevede una voce nuova per 127.500 euro.
LETTERATURA – Il premio letterario Arnaldo Settembrini di Mestre cala da 30.000 a 25.460 euro.
MUSEI E BIBLIOTECHE – Per musei, biblioteche e archivi locali si scende da 550.000 a 357.000 euro. Il museo della Storia della medicina nella Regione Veneto cala da 30.000 a 17.000 euro. La spesa per la conservazione della Casa di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine Polesine scende da 29.700 a 36.000 euro.
ORCHESTRE – Il contributo a favore dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza dovrebbe scendere da 110.000 a 85.000 euro (meno 23 per cento). La fondazione Orchestra di Padova e del Veneto scendeda 280.000 a 202.000 euro (meno 27,7 per cento). L’Orchestra regionale Filarmonica Veneta calerebbe da 120.000 a 93.500 euro.
SHOAH – Le iniziative per la conoscenza della Shoah e per il Giorno della Memoria si dimezzano passando da 110.500 a 59.500 euro.
SPETTACOLI – Notevole l’intervento sulla promozione di attività artistiche, musicali, teatrali o cinematografiche che passa da 650.000 a 297.500 (352mila in meno, 54 per cento). Gli interventi regionali del sistema cinema per la localizzazione delle sale cinematografiche passa da 180.000 a 130.000 euro (meno 27 per cento). Arteben che si occupa di promozione e diffusione del teatro della cultura nelle comunità Venete passerebbe da 650.000 a 470.000 euro (180.000 in meno, 27,7 per cento). L’Istituto del Veneto Film Commission passa da 200.000 a 170.000 euro.
TEATRI – Perde più di mezzo milione di euro la partecipazione al Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”, che scende da un milione 800mila a un milione 275mila euro (meno 29 per cento). Si riduce di un quinto la partecipazione della Regione alla Fondazioni di diritto privato “Arena di Verona” e “La Fenice di Venezia”, passando da un milione 280mila a un milione 20mila euro (calo di 260.000 euro, il 20 per cento). La partecipazione alla fondazione per il nuovo Teatro Comunale di Vicenza scende da 150.000 a 119.000 euro (meno 20 per cento). Per la Fondazione Atlantide Teatro stabile di Verona si scende da 45.000 a 34.000 euro (meno 24,4 per cento).
VILLE VENETE – Rimane invariata la spesa di 790.000 per le Ville Venete.
GRANDI EVENTI- Non strettamente legato alla cultura, il programma di promozione dei grandi eventi crescerebbe da 2 milioni 100 mila a 2 milioni 500 mila euro.