Con le accuse di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di armi da fuoco è stato arrestato il pregiudicato 45enne Giovanni Gualberti, ritenuto affiliato al clan mafioso Strisciuglio e soprannominato “Candy Candy” di Bari e considerato il presunto responsabile del ferimento con due colpi di pistola di un buttafuori all’esterno della discoteca Demodè di Modugno, nel Barese, avvenuto alle 3 della notte tra il 13 e il 14 novembre. La vittima, sottoposta ad un intervento chirurgico, è ricoverata in rianimazione a Bari.

Stando alle dichiarazioni di alcuni testimoni, il litigio tra i due sarebbe nato perché Gualberti avrebbe preteso di entrare nel locale senza Green pass. Altri hanno raccontato agli investigatori che l’addetto alla sicurezza aveva negato l’ingresso per l’imminente chiusura del locale, poco dopo le 3 di notte. Secondo gli inquirenti, il 45enne ha estratto una pistola facendo fuoco “non accettando il diniego ricevuto anche davanti agli amici e alle amiche” .

L’episodio è stato ricostruito grazie alle telecamere fuori al Demodè, il locale di Modugno in provincia di Bari: si vedono gli spintoni, poi uno schiaffo dell’aggressore alla vittima, la quale risponde con un pugno in pieno volto. Il buttafuori è stato colpito a bruciapelo ma è probabilmente riuscito a evitare l’ulteriore esplosione di colpi di pistola bloccando l’aggressore alle spalle. I video hanno ripreso il fuggi fuggi generale, compreso quello di Gualberti dileguatosi a bordo di un’auto, mentre il buttafuori ferito veniva soccorso dai colleghi. Sul posto i carabinieri hanno trovato due bossoli calibro 380 auto. In breve tempo è stata rintracciata l’auto a bordo della quale l’aggressore era fuggito, subito raggiunto dai militari nella sua casa a Bari Vecchia, con l’occhio sinistro nero e gonfio a causa del pugno ricevuto.

I carabinieri hanno impiegato meno di 24 ore per identificare e arrestare Gualberti, che è tornato in carcere dopo esserne uscito due anni fa. Era entrato nel 2000, arrestato nell’ambito di un procedimento per associazione mafiosa, detenzione di armi e traffico di droga. Nei prossimi giorni comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari per la convalida dell’arresto.

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