Forza Italia fa sponda a Matteo Renzi e chiede il conflitto di attribuzione tra il Senato e la Procura di Firenze sull’inchiesta Open. È il riassunto della riunione della Giunta per le immunità parlamentari di palazzo Madama, che ha discusso per la prima volta la missiva con cui Renzi – il 7 ottobre scorso – ha chiesto alla presidente del Senato Elisabetta Casellati di “porre in essere tutte le azioni” a tutela dei propri diritti costituzionali che considera violati dall’indagine. A illustrare il dossier la relatrice Fiammetta Modena (Forza Italia) che ha proposto che il Senato si opponga di fronte alla Corte costituzionale al sequestro, da parte dei pm, della corrispondenza elettronica riferita al periodo in cui Renzi era già senatore, ovvero il 2018. Renzi, intanto, sarà ascoltato dalla Giunta mercoledì 24 novembre alle ore 16: la richiesta di convocarlo è arrivata dal senatore di Italia viva Giuseppe Cucca. Hanno votato a favore tutti i componenti tranne Pietro Grasso (Leu), che ha sostenuto la non competenza dell’organo rispetto alla questione.

La richiesta è solo l’ultima puntata di un flirt tra Forza Italia e Italia Viva che va avanti da molti mesi. Il terreno più promettente è quello siciliano: all’Assemblea regionale di Palermo i due partiti hanno già formato un gruppo comune e si parla di candidati congiunti per le regionali e le comunali nel capoluogo, entrambe previste nel 2022. Secondo varie ricostruzioni, dietro l’intesa c’è un pranzo tra Renzi e Gaetano Micciché – attuale presidente dell’Assemblea siciliana, già ministro e sottosegretario berlusconiano – all’Enoteca Pinchiorri di Firenze verso la metà di ottobre. E secondo fonti ben informate a favorire l’incontro è stato nientemeno che Marcello Dell’Utri. Martedì, attraverso Repubblica, Micciché si è spinto a dare per certi i voti di Italia viva in vista della corsa di Silvio Berlusconi al Quirinale: parole smentite a stretto giro da Renzi a L’Aria che tira su La7. Ora gli sviluppi in Giunta al Senato aprono un nuovo capitolo dell’intesa.

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Open, Grasso al Fatto.it: “La Giunta del Senato doveva bloccare la procedura chiesta da Renzi. È dispregio della legge”

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