Ex leghista, ora venetista, medico e sindaco che si è schierato contro i vaccini, la gestione sanitaria e politica della pandemia. Adesso l’Ordine dei medici di Treviso ha deciso di radiare Riccardo Szumski, medico di famiglia e primo cittadino di Santa Lucia di Piave. Un paio di mesi fa ha annunciato che non intende vaccinarsi (anche per ragioni di salute) e che non potendo entrare in municipio, trasferiva il suo ufficio sotto un gazebo, nella piazza del comune.
Il provvedimento ha concluso un procedimento disciplinare che era stato aperto da tempo. Szumski, infatti, non ha mai tenuto nascoste le proprie idee, ha parlato in pubblico e ha partecipato a manifestazioni no Covid, la più recente alcuni giorni fa a Padova. A 69 anni è diventato anche un punto di riferimento per le cure domiciliari contro il Covid. La sua posizione era stata segnalata dai vertici dell’Ulss di Treviso all’Ordine dei medici. Sotto osservazione sono finite non solo le sue dichiarazioni pubbliche, ma l’attività professionale, ovvero le terapie domiciliari che ha prescritto ai pazienti, ma anche alcuni certificati di esenzione dalla vaccinazione che avrebbe rilasciato a persone che non erano suoi assistiti.
Luigino Guarini, presidente dell’Ordine trevigiano, ha spiegato: “La nostra posizione in tema di vaccini è chiara già da prima dell’epidemia da Covid. Da poco abbiamo ripubblicato sul nostro sito un intervento del 2016 in modo che tutti i colleghi possano rendersi conto se stanno rispettando la linea”. A loro giudizio, Szumski non lo avrebbe fatto: “Sui vaccini non c’è alcun dubbio su quali posizioni sia l’evidenza scientifica. È evidente come qualunque affermazione pubblica che in tema di vaccini possa essere intesa come disinformazione allarmistica con il recondito messaggio che le vaccinazioni di massa siano pericolose, debba essere deontologicamente perseguibile”. E ha ricordato le norme deontologiche: “Il medico promuove e attua un’informazione sanitaria accessibile, trasparente, rigorosa e prudente, fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite e non divulga notizie che alimentino aspettative o timori infondati o, in ogni caso, idonee a determinare un pregiudizio dell’interesse generale”.
Sulla propria pagina Facebook, Szumski ha scritto poco prima di venire a conoscenza della radiazione: “Basta con sta storia di essere un no vax: sto vaccinando per l’influenza i miei pazienti che lo desiderano, come ogni anno. Ho vaccinato per il covid alcuni pochi pazienti non deambulanti che lo desideravano e da cui nessuno andava ad esaudire il desiderio. Perché sono per la libertà, certo a me stesso di una cosa di cui non sono convinto (con una certa ragione comincio a vedere) non me la faccio”. Szumski è stato denunciato di recente dalla Digos per una affermazione ritenuta lesiva del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In merito al suo intervento all’assemblea dei Comuni d’Italia ha commentato: “Questa volta ci infila nel discorso pure regole e vaccini che serviranno per il futuro… un traditore, altro che un garante della Costituzione”. Prima di diventare esecutiva, la radiazione dall’Ordine dei medici deve passare il vaglio della Commissione centrale del ministero della Salute, se riterrà di presentare ricorso.