Roma, 24 dic. (Adnkronos) - Dimenticate le cifre astronomiche delle regate transoceaniche di alto livello, come il Vendée Globe attualmente in corso a bordo dei grandi Imoca 60 piedi, e i budget milionari. Sta per partire laMini Globe Race,a bordo di imbarcazioni che più ridotte forse si potrebbe ma non è chiaro come: 5,80 metri di lunghezza per la circumnavigazione del pianeta, in solitario, sotto la formula di economicità e semplicità. Si tratta della prima regata di questa nuova classe di barche, nata circa cinque anni fa dal vulcanico avventuriero, e organizzatore di altre iniziative veliche di successo, Don McIntyre, che anni fa lanciò la Golden Globe Race, in solitario su barche retrò dotate di attrezzature anni '70, e poi quella in equipaggio con la stessa tipologia di imbarcazioni vintage, la Ocean Globe Race.
La Mini Globe Race è invece dedicata a imbarcazioni monotipo, cioé tutte tratte dallo stesso progetto -del progettista polacco Janusz Maderski-, autocostruite in compensato marino e resina epossidica ma dal piano velico e dalle appendici moderni ed efficienti, in grado di sostenere a lungo le infinite planate oceaniche con vento teso e mare formato: un compromesso tra semplicità e performance, come nelle intenzioni dell'ideatore, a dislocamento ridotto: appena 700 kg. A partire per il giro del mondo saranno in quindici, 13 uomini e due donne. Il costo stimato di questo barchino, chiglia in acqua, si aggira sui 30.000 euro. In confronto, i già piccoli Mini 6.50 sembrano vascelli.
Non è la prima volta che questi miniscafi si misurano in regata, e infatti la gara "di riscaldamento" del Mgr 2025 sarà la terza transatlantica della classe 5,80, con partenza sabato 28 dicembre da Lagos in Portogallo, tappa a Lanzarote che vale come qualificazione alla Mini Globe, e arrivo ad Antigua da dove il giro del mondo partirà effettivamente il 23 febbraio. A differenza del Vendée sono previste delle tappe: Panama, Mistery Island, Tahiti, Tonga, Fiji, Darwin, Cocos, Mauritius, Durban Cape Town, St Helena, Recife per finire, ovviamente, ad Antigua. Il percorso è il larga parte lungo l'equatore, evitando Capo Horn e Leeuwin ma passando da Buona Speranza.
"Quando spiego per la prima volta alla gente cosa sta per succedere con l'Mgr -scrive McIntyre nella presentazione della regata- la maggior parte scuote la testa e dice 'impossibile', o semplicemente mi fissano increduli. Questo non è un Vendée Globe, certo, ma è un'avventura realizzabile e accessibile per velisti speciali che è destinata a ispirare e stupire molti. L'intera flotta di 15 yacht vale meno di un foil di un Imoca". La regata ha trovato recentemente la sponsorizzazione di Alma Humans, fondata nel 2007 da un filantropo che vuole rimanere ignoto e che sosterrà la neonata classe 5,80 fino al 2030: "il nostro obiettivo -scrive lo sponsor- è sostenere quelle persone meritevoli che solitamente sono brillanti nei loro campi ma non sono realmente conosciute dalle masse".
La prima Mini Globe Race è stata disegnata per celebrare il cinquantesimo anniversario di una storia impresa in solitario, quella del britannico John Guzzwelle del suo "Trekka", una minibarca di poco più di sei metri in cui il gigantesco 25enne Guzzwell faceva una certa fatica a entrare ma che lui stesso aveva costruito, ispirandosi a sua volta ad un'altra barca simile, lo sloop "Sopranino" disegnato da Laurent Giles su cui altri due britannici, Patrick Ellam e Colin Mudie, attraversarono l'Atlantico nel 1952. Guzwell decise invece per la circumnavigazione e l'armo frazionato a yawl, per gestire meglio da solo la navigazione. Progetto sempre di Giles, ed ecco il Trekka di 6,25 metri, costruzione -magistrale, con incastri a coda di rondine e legni pregiati- dello stesso Guzzwell: il cantiere era un capannone dietro un negozio di fish and chips a Victoria BC, Canada.
Il viaggio durò 4 anni, tra il 1955 e il 1959, e fu raccontato in "Trekka Round the World", che ha ispirato centinaia di navigatori solitari su piccole barche e che trova, per ora, i suoi epigoni più recenti nella Mini Globe: la rotta è, infatti, quasi la stessa di quella seguita da Guzzwell e avrebbe dovuto avere lui come osservatore d'onore della regata, di cui è stato nominato "patrono". Ma Long John è morto lo scorso agosto, a 94 anni e dopo innumerevoli navigazioni -oltre all'apprezzato libro tecnico "Modern Wood Yacht Construction"- nella sua casa canadese. "Il team McIntyre MGR è stato onorato che abbia accettato il ruolo di Race Patron per la Alma Mini Globe Race 2025-2026 prima della sua scomparsa. La sua eredità continuerà a ispirare velisti e sognatori in tutto il mondo", è l'addio degli organizzatori.
Angela Corica
Giornalista
Mafie - 16 Novembre 2021
Siderno sotto attacco: l’intimidazione alle istituzioni è il segnale di chi non vuole cambiare
Lo scorso settembre il lido Paradise di Siderno è stato avvolto dalle fiamme di un gravissimo incendio. La struttura si trova su un lungomare meraviglioso, quello della costa jonica reggina, ma pieno di incompiute, altre strutture danneggiate, altre ancora completamente abbandonate.
Il lido Paradise non è un lido qualsiasi. Si tratta di un bene confiscato alla mafia e incendiato. È successo nel pieno della campagna elettorale, senza che nessuno si indignasse abbastanza, dove pochi, come “inpiedipersiderno” hanno chiesto che si indagasse sulle ragioni di quel gesto. Oggi, a distanza di qualche mese, Siderno torna a essere colpita, questa volta al cuore della democrazia.
Le fiamme hanno raggiunto il Comune, il luogo simbolo della partecipazione democratica per il territorio e casa di tutti i cittadini. E tutti si sono destati dal sonno aprendo gli occhi su Siderno. È stata il sindaco neoeletto, Mariateresa Fragomeni, a comunicare la notizia lunedì mattina, con queste parole: “L’incendio di due mezzi del comune apre questa settimana. È ormai evidente che siamo sotto attacco. Un attacco che, per la sua continuità, non lascia spazio a interpretazioni fantasiose o, peggio ancora, negazioniste. Il messaggio è chiaro: vogliono bloccare la democrazia, riportare indietro Siderno. Non passeranno! La nostra risposta sarà nel modo di amministrare, impermeabile a ogni tentativo di condizionamento, in sintonia con le istituzioni dello Stato e nell’esclusivo interesse dei cittadini e del bene comune”.
È chiaro a tutti che l’amministrazione comunale è sotto attacco. Prima dell’incendio dei due mezzi del comune altre due auto di un consigliere comunale erano state date alle fiamme. Poi era stato lasciato un proiettile vicino alle finestre degli uffici del comune. Tutti questi episodi si sono verificati in un mese, il primo mese in cui Siderno ha un’amministrazione, dopo la fine del commissariamento per mafia. Tutti i rappresentati del mondo istituzionale e della politica si sono stretti intorno al sindaco del Partito Democratico.
Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese e sono stati rafforzati i controlli sul territorio. Ma non basta. L’attacco alle Istituzioni democratiche avvenuto in città è un segnale che non si vuole cambiare, non si vuole un’amministrazione che gestisca il bene comune e imponga delle regole di legalità e trasparenza. Quelle incompiute sul lungomare di Siderno sono il segno chiaro che la cittadina, pur avendo tutte le carte in regola per guardare al futuro, sia ancora legata al passato, per mano di pochi. Per cambiare le cose serve un’azione collettiva: a scendere in campo non deve essere solo la politica e le forze dell’ordine ma tutti i cittadini.
In questo momento quello che è successo a Siderno riguarda tutti, soprattutto quelli che vivono in Calabria. Non si può permettere a nessuno di continuare a distruggere la bellezza. Sabato mattina si terrà una grande manifestazione, chi vuole cambiare le cose dovrà esserci. Sono i cittadini che si devono stringere intorno ai loro rappresentanti e fargli da scudo. La gente onesta è in maggior numero rispetto ai delinquenti che accendono fuochi per distruggere il futuro. Spero che la città riesca a reagire, per non tornare indietro.
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Doha, 24 dic. (Adnkronos/Afp) - "Chiediamo maggiori sforzi per accelerare la revoca delle sanzioni internazionali contro la Siria". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, il giorno dopo che una delegazione di alto livello ha visitato Damasco. L'ambasciata del Qatar ha riaperto domenica, ponendo fine a una frattura durata 13 anni tra i due paesi.
"La posizione del Qatar è chiara", ha detto Ansari. "È necessario revocare rapidamente le sanzioni, dato che ciò che ha portato a queste sanzioni non esiste più e che ciò che ha portato a queste sanzioni sono stati i crimini del precedente regime".
Roma, 24 dic (Adnkronos) - Tutto pronto per l'apertura questa sera della porta santa nella basilica di san Pietro e, quindi, per l'avvio ufficiale del Giubileo. Tra l'altro, in chiesa saranno presenti le autorità civili, nazionali e cittadine oltre ovviamente alle autorità ecclesiastiche. Mentre oltre 25mila fedeli, giunti da tutto il mondo, parteciperanno al rito e alla celebrazione eucaristica dai maxischermi in piazza san Pietro.
La premier Giorgia Meloni è attesa a san Pietro, mentre certamente alla sarà presente il presidente della Camera Lorenzo Fontana: "Il Natale, quest'anno, introduce all'anno santo che ci porta a una riflessione sulla speranza, il messaggio dell'anno giubilare. La prima speranza è che il 2025 possa essere l'anno della pace, l'anno del cessate il fuoco, della parola fine sulle violenze contro gli innocenti", ha detto Fontana annunciando la sua presenza.
Anche per questo, sono già scattate le imponenti misure di sicurezza, che prevedono tra l'altro una 'zona rossa' di massima sicurezza in corrispondenza del perimetro interno di piazza san Pietro. A vigilare sull'area di massima sicurezza, tra l'altro, tiratori scelti e squadre antiterrorismo, cinofili, artificieri e reparti speciali di polizia e carabinieri. Saranno attive anche le postazioni anti-drone istallate dai comparti delle forze armate.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "L'aggressione omofoba avvenuta a Milano il 22 dicembre, contro una coppia di giovani uomini insultati e attaccati fisicamente mentre camminavano mano nella mano, è un fatto gravissimo e inaccettabile. Per questo motivo ho presentato un'interrogazione ai ministri della Giustizia e dell'Interno". Lo scrive sui social il senatore di Iv Ivan Scalfarotto.
"Questo episodio, purtroppo, non è isolato: i casi di violenza e discriminazione omolesbobitransfobica sono sempre più frequenti. È necessario che il Governo intervenga con urgenza, introducendo misure immediate ed efficaci affinché questi fenomeni siano prevenuti e contrastati -aggiunge Scalfarotto-. Chiedo inoltre che sia chiarito se gli aggressori siano stati identificati e quali provvedimenti siano stati presi. Non possiamo più tollerare inerzie, specie da un governo che non ha esitato a introdurre nuovi reati e nuove pene in ogni occasione e molto spesso anche per decreto legge: servono azioni concrete e immediate per tutelare i diritti e la sicurezza di tutti i cittadini, in particolare quelli più esposti all'odio e alla discriminazione".
Roma, 24 dic. (Adnkronos) - Dimenticate le cifre astronomiche delle regate transoceaniche di alto livello, come il Vendée Globe attualmente in corso a bordo dei grandi Imoca 60 piedi, e i budget milionari. Sta per partire laMini Globe Race,a bordo di imbarcazioni che più ridotte forse si potrebbe ma non è chiaro come: 5,80 metri di lunghezza per la circumnavigazione del pianeta, in solitario, sotto la formula di economicità e semplicità. Si tratta della prima regata di questa nuova classe di barche, nata circa cinque anni fa dal vulcanico avventuriero, e organizzatore di altre iniziative veliche di successo, Don McIntyre, che anni fa lanciò la Golden Globe Race, in solitario su barche retrò dotate di attrezzature anni '70, e poi quella in equipaggio con la stessa tipologia di imbarcazioni vintage, la Ocean Globe Race.
La Mini Globe Race è invece dedicata a imbarcazioni monotipo, cioé tutte tratte dallo stesso progetto -del progettista polacco Janusz Maderski-, autocostruite in compensato marino e resina epossidica ma dal piano velico e dalle appendici moderni ed efficienti, in grado di sostenere a lungo le infinite planate oceaniche con vento teso e mare formato: un compromesso tra semplicità e performance, come nelle intenzioni dell'ideatore, a dislocamento ridotto: appena 700 kg. A partire per il giro del mondo saranno in quindici, 13 uomini e due donne. Il costo stimato di questo barchino, chiglia in acqua, si aggira sui 30.000 euro. In confronto, i già piccoli Mini 6.50 sembrano vascelli.
Non è la prima volta che questi miniscafi si misurano in regata, e infatti la gara "di riscaldamento" del Mgr 2025 sarà la terza transatlantica della classe 5,80, con partenza sabato 28 dicembre da Lagos in Portogallo, tappa a Lanzarote che vale come qualificazione alla Mini Globe, e arrivo ad Antigua da dove il giro del mondo partirà effettivamente il 23 febbraio. A differenza del Vendée sono previste delle tappe: Panama, Mistery Island, Tahiti, Tonga, Fiji, Darwin, Cocos, Mauritius, Durban Cape Town, St Helena, Recife per finire, ovviamente, ad Antigua. Il percorso è il larga parte lungo l'equatore, evitando Capo Horn e Leeuwin ma passando da Buona Speranza.
"Quando spiego per la prima volta alla gente cosa sta per succedere con l'Mgr -scrive McIntyre nella presentazione della regata- la maggior parte scuote la testa e dice 'impossibile', o semplicemente mi fissano increduli. Questo non è un Vendée Globe, certo, ma è un'avventura realizzabile e accessibile per velisti speciali che è destinata a ispirare e stupire molti. L'intera flotta di 15 yacht vale meno di un foil di un Imoca". La regata ha trovato recentemente la sponsorizzazione di Alma Humans, fondata nel 2007 da un filantropo che vuole rimanere ignoto e che sosterrà la neonata classe 5,80 fino al 2030: "il nostro obiettivo -scrive lo sponsor- è sostenere quelle persone meritevoli che solitamente sono brillanti nei loro campi ma non sono realmente conosciute dalle masse".
La prima Mini Globe Race è stata disegnata per celebrare il cinquantesimo anniversario di una storia impresa in solitario, quella del britannico John Guzzwelle del suo "Trekka", una minibarca di poco più di sei metri in cui il gigantesco 25enne Guzzwell faceva una certa fatica a entrare ma che lui stesso aveva costruito, ispirandosi a sua volta ad un'altra barca simile, lo sloop "Sopranino" disegnato da Laurent Giles su cui altri due britannici, Patrick Ellam e Colin Mudie, attraversarono l'Atlantico nel 1952. Guzwell decise invece per la circumnavigazione e l'armo frazionato a yawl, per gestire meglio da solo la navigazione. Progetto sempre di Giles, ed ecco il Trekka di 6,25 metri, costruzione -magistrale, con incastri a coda di rondine e legni pregiati- dello stesso Guzzwell: il cantiere era un capannone dietro un negozio di fish and chips a Victoria BC, Canada.
Il viaggio durò 4 anni, tra il 1955 e il 1959, e fu raccontato in "Trekka Round the World", che ha ispirato centinaia di navigatori solitari su piccole barche e che trova, per ora, i suoi epigoni più recenti nella Mini Globe: la rotta è, infatti, quasi la stessa di quella seguita da Guzzwell e avrebbe dovuto avere lui come osservatore d'onore della regata, di cui è stato nominato "patrono". Ma Long John è morto lo scorso agosto, a 94 anni e dopo innumerevoli navigazioni -oltre all'apprezzato libro tecnico "Modern Wood Yacht Construction"- nella sua casa canadese. "Il team McIntyre MGR è stato onorato che abbia accettato il ruolo di Race Patron per la Alma Mini Globe Race 2025-2026 prima della sua scomparsa. La sua eredità continuerà a ispirare velisti e sognatori in tutto il mondo", è l'addio degli organizzatori.
Roma, 24 dic. (Adnkronos Salute) - Dal 1964 la Lega del Filo d'Oro si occupa e si preoccupa di unire – proprio come un lungo filo – le persone sordocieche al mondo esterno. E in questi 60 anni è diventata un punto di riferimento in tutta Italia per l'assistenza, l'educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno, alla ricerca della maggiore autonomia possibile, di queste persone e di quelle pluriminorate psicosensoriali di tutte le fasce d'età. Sessant’anni di presenza, oggi ancora più radicata con Centri e Servizi territoriali in 11 regioni, anche se poi gli oltre 1.200 utenti e le loro famiglie bisognose di aiuto e supporto che in media vengono seguiti ogni anno arrivano da tutta Italia. Un viaggio che narra una storia straordinaria fatta di solidarietà, impegno e risultati concreti: il 20 dicembre scorso per lo speciale compleanno della Lega del Filo d'Oro Poste Italiane ha attivato un servizio filatelico temporaneo con bollo speciale, con la dicitura "60esimo anniversario di Fondazione".
"Quello che volge al termine è stato un anno importante e ricco di soddisfazioni, che ci ha visto proseguire con impegno e passione nel cammino iniziato ormai 60 anni fa al fianco delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale e le loro famiglie - ha detto Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d'Oro - In una data così importante, nel ricordo di coloro che hanno dato vita all'associazione, voglio ringraziare sentitamente il personale, il Consiglio di Amministrazione e i componenti di tutti gli organi Istituzionali, i consulenti, i volontari per l'incessante impegno, le famiglie che rinnovano costantemente la loro fiducia in noi e i tanti sostenitori, senza i quali i nostri sforzi non sarebbero possibili".
La sordocecità, disabilità unica e specifica riconosciuta con la Legge 107 del 2010, è la combinazione di una minorazione visiva con una uditiva, totale o parziale. La pluridisabilità psicosensoriale indica, invece, quella condizione in cui alle problematiche sensoriali legate alla vista e/o all’udito si affiancano anche disabilità motorie, intellettive, cognitive o seri problemi di salute. Secondo il "Nuovo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità", realizzato dall’Istat in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro (2023), si stima che oggi in Italia le persone con disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito e contemporaneamente con limitazioni di tipo motorio siano oltre 360mila. Si tratta di una fascia di popolazione spesso invisibile, che rischia di essere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità, la cui stima complessiva deve essere però vista verso l’alto, tenendo in considerazione anche i minori al di sotto dei 15 anni, non inclusi nella rilevazione, e le persone che presentano, oltre alla disabilità sensoriale, anche una disabilità intellettiva.
Per comprendere la loro condizione in termini pratici, basti sapere che la nostra mente riceve il 95% di tutto ciò che apprende attraverso questi due sensi. In questo scenario la Lega del Filo d’Oro, oltre a garantire attività di assistenza, educazione e riabilitazione alle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale è impegnata in prima linea nel portare all’attenzione delle Istituzioni politiche e dell’opinione pubblica le loro istanze con l’obiettivo di ottenere inclusione sociale, autodeterminazione e autonomia.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "Apprendo con sgomento della morte di Eugenio Donise. Stanotte, a poche ore dal Natale, dopo una malattia che se l’è portato via in pochi mesi". Lo dice Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.
"Eugenio è stato uno dei più significativi dirigenti del Partito Comunista Italiano a Napoli, per anni segretario regionale: ha attraversato con convinzione, passione e autonomia tante stagioni da Valenzi a Bassolino, dagli anni difficili del colera a quelli della ricostruzione, dalle battaglie contro la deindustrializzazione del Mezzogiorno alla lotta contro la degenerazione morale del pentapartito -prosegue Scotto-. Ha rappresentato la città al Senato della Repubblica, animando per anni il dibattito politico e culturale di Napoli, anche dopo la fine del suo impegno istituzionale"
"L’ultima volta che ho visto Eugenio è stato a un convegno di cui lui era relatore alla Camera del lavoro della Cgil su Togliatti e la via italiana al socialismo, con una specifica finestra aperta sula costruzione a Napoli del ‘partito nuovo’ nell’immediato dopoguerra. Uomo di una cultura sterminata - lo incontravi tutti i giorni a Port’Alba dove ci sono ancora le librerie più belle del mondo -, bibliofilo competente e allo stesso tempo sempre con l’orecchio a terra sulla difficile condizione materiale del popolo napoletano. Mancherà a tanti di noi che lo hanno conosciuto e ai tanti lavoratori che lui ha sempre difeso. Addio Eugenio", conclude.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "Proprio alla vigilia delle feste il governo Meloni e la sua maggioranza, nascosti, furtivi, in segreto erano pronti a piazzare sotto l’albero di tutti gli italiani, dei nostri giovani, degli sportivi, un pacco avvelenato: il ritorno delle sponsorizzazioni dell’azzardo nel mondo dello sport". Lo dice il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
"Così, secondo quanto si apprende, era previsto nella bozza decreto cultura, proprio per smantellare le tutele contro l’azzardo volute dal M5S e contenute nel decreto Dignità del 2018, nate per proteggere i valori positivi del nostro sport -prosegue-. È servito a qualcosa il nostro grido d’allarme, la denuncia che continuiamo a lanciare con forza affinché si blocchi definitivamente un'operazione vergognosa che avrebbe come conseguenza l’aggravarsi di una piaga sociale che ha costi sociali enormi e drammatici nel nostro Paese e che colpisce soprattutto le persone più deboli e fragili. L’azzardopatia distrugge le vite di migliaia di italiani, delle loro famiglie, dei nostri giovani e deve rimanere fuori dal mondo dello sport".
"Rivolgiamo un accorato appello a tutte quelle forze politiche che pensano al bene di tutti e non solo agli interessi di qualche lobby, a tutti i cittadini, che siano tifosi, sportivi o padri che vogliono proteggere i loro figli affinché affianchino il M5S nell’’opporsi con ogni strumento contro questa oscenità voluta dal governo Meloni, dalla Lega di Serie A e dai signori del betting. Facciamo squadra contro l’azzardo e restiiamo vigili", conclude Croatti.