“Ancora oggi mi sveglio e penso a quello che la mia famiglia mi ha fatto. È stato umiliante e degradante. Non voglio contemplare tutte le cose che hanno fatto e per le quali dovrebbero essere in carcere adesso. Sì, inclusa mia madre che va in chiesa a pregare. Non posso dimenticare”
Britney Spears è libera (di vivere la sua vita). Dopo 13 anni, la conservatorship finora affidata a suo padre Jamie Spears è stata sciolta e la popstar si è potuta riappropriare della propria vita. C’è voluta una lunga battaglia legale, supportata dal movimento #FreeBritney, per arrivare a questo risultato. “Ho detto al mondo intero che stavo bene ed ero felice: ma è una bugia. Non sono felice, non riesco a dormire. Sono così arrabbiata che quasi impazzisco, e sono depressa”, aveva detto in tribunale, davanti al giudice, qualche settimana fa, per contestare il controllo che il suo padre/padrone aveva preso su tutte le decisioni della sua vita privata e professionale.
Ora la 39enne è pronta a riprendersi la sua vita. Per la prima volta dopo tanto, si è potuta concedere delle piccole libertà che prima sembravano un sogno. Come possedere un bancomat, vedere dei contanti, usare un telefono, spendere i propri soldi per comprare cose apparentemente banali. “Sono stata in trappola per 13 anni. Ora sono grata per ogni giorno che vivo libera di essere capace di poter confrontare delle cose semplici, come delle candele. Saranno cose scontate per molti, ma per me adesso è un grosso cambiamento”, si è confidata su Instagram.
Presto, Britney sarà ospite di Oprah Winfrey e, secondo Tmz, starebbe già pensando di incidere un disco. Intanto, ringrazia i fan che con il movimento #FreeBritney, dice, le hanno salvato la vita: “La mia voce è stata silenziata e per così tanto tempo sono stata minacciata. Non mi facevano parlare, non potevo dire nulla. Voi fan avete capito cosa mi stava accadendo, avete portato tutto alla luce e all’attenzione del pubblico. Vi devo tutto, mi avete salvato la vita al 100%”.
La Spears non ha perso l’occasione per attaccare i suoi familiari, compresa la mamma. Per lei, dovrebbero stare tutti in carcere: “Ancora oggi mi sveglio e penso a quello che la mia famiglia mi ha fatto. È stato umiliante e degradante. Non voglio contemplare tutte le cose che hanno fatto e per le quali dovrebbero essere in carcere adesso. Sì, inclusa mia madre che va in chiesa a pregare. Non posso dimenticare”.