Nell'Alta Austria, che ha un’incidenza settimanale di 1.455 casi di contagio per ogni 100mila abitanti, in un ospedale nella notte tra domenica e lunedì si sono registrati talmente tanti decessi che le salme sono state lasciate in corridoio, racconta all’agenzia Apa un’infermiera. Rapida crescita di nuovi positivi in Polonia, record di infetti in Repubblica Ceca
L’Europa che ormai da settimane è ‘osservata speciale’, in quanto ha guidato il rialzo delle infezioni registrate, continua a mostrare numeri in salita e ha la più alta incidenza settimanale dei casi per 100mila abitanti (230), seguita dalle Americhe (74,2 nuovi casi ogni 100mila abitanti). Durante la settimana dall’8 al 14 novembre ne sono stati segnalati oltre 3,3 milioni a livello globale, dato in aumento del 6% rispetto alla settimana precedente. Simile a quello della settimana precedente è il dato delle morti Covid: a livello mondiale, sono stati segnalati poco meno di 50mila nuovi decessi. È il quadro che emerge dall’aggiornamento settimanale dell’Organizzazione mondiale della sanità. E gli ultimi bollettini confermano uno scenario nel Vecchio Continente in chiaro peggioramento, come dimostra non solo il caso della Germania.
Record di morti in Russia – Nell’ultima giornata la Russia ha segnalato 1.247 decessi. Stando ai dati ufficiali, nel corso delle ultime 24 ore nel paese sono stati accertati 36.626 nuovi casi di Covid-19. Lunedì i decessi erano stati 1.240, sette in meno di ieri, mentre i contagi 192 in più. Nel Paese dall’inizio della pandemia sono stati rilevati 9.182.538 casi di Covid-19.
Picco in Austria e i “morti nei corridoi” – In Austria i nuovi contagi hanno superato quota 14mila per la prima volta dall’inizio della pandemia, segnando nelle ultime 24 ore un nuovo record a 14.416: è quanto emerge dai dati ufficiali resi noti oggi, secondo quanto riporta il Guardian. Prima d’ora il picco della più grande ondata di contagi era stato segnato circa un anno fa a quota 9.586. Nell’Alta Austria, che ha un’incidenza settimanale di 1.455 casi di contagio per ogni 100mila abitanti, in un ospedale nella notte tra domenica e lunedì si sono registrati talmente tanti decessi che le salme sono state ‘parcheggiate’ in corridoio, racconta all’agenzia Apa un’infermiera che ha voluto mantenere l’anonimato. L’infermiera racconta anche di un caso di triage. “È arrivata una donna anziana con un tasso di saturazione del sangue sotto il 50%. Normalmente sarebbe stata portata in terapia intensiva, lei no. Per fortuna è sopravvissuta”, racconta l’infermiera.
In Belgio torna il telelavoro – Nuova stretta delle misure anti Covid in Belgio dopo un’impennata di contagi (10mila tra il 7 ed il 13 novembre), ma nessuna chiusura generalizzata: è quanto emerge dalla riunione del Comitato di concertazione. Il telelavoro torna obbligatorio per quattro giorni a settimana, da sabato 20 novembre fino al 13 dicembre. Successivamente l’obbligo dovrebbe scendere a tre giorni. Tra le altre precauzioni: la mascherina dovrà essere indossata negli spazi chiusi a partire dai 10 anni, ma non a scuola, dove potranno essere stabilite altre regole. La terza dose di vaccino sarà disponibile per tutti da ora a marzo-aprile.
La rapida crescita in Polonia – Cresce rapidamente anche in Polonia il numero di contagiati, che oggi ha raggiunto 24.239 casi, il 31% di più rispetto a martedì. In forte aumento anche le vittime, con 463 decessi registrati in 24 ore. Nonostante le raccomandazioni degli esperti e dei medici, i responsabili politici rifiutano di introdurre delle restrizioni, compreso l’uso degli Green pass nei luoghi pubblici. “I governanti ormai non nascondono più il fatto di non volersi compromettere di fronte ai propri elettori, che includono anche no vax”, ha detto Robert Flisiak, presidente dell’associazione nazionale degli epidemiologi, intervistato da Gazeta Wyborcza. Il numero più elevato di positivi al Covid si registra nelle zone dell’est del Paese, dove il partito al governo Diritto e Giustizia (Pis) tradizionalmente vince alle politiche. Secondo le statistiche, solo il 53% dei polacchi è protetto con la doppia dose di vaccino.
Repubblica Ceca e Lettonia – La Repubblica Ceca ha registrato 22.479 casi, un nuovo record dall’inizio della pandemia. La media giornaliera degli ultimi sette giorni è stata di 11.313 contagi rispetto ai 7.878 della settimana precedente. In Lettonia invece si registra un record di morti: nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati 79. I nuovi contagi sono 1.501, e di questi 970 non erano vaccinati, sottolineano le autorità sanitarie. L’incidenza dei casi arriva a 994,4 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 14 giorni.