“Noi crediamo che l’abolizione della guerra sia la necessità più urgente”. A tre mesi di distanza dalla sua morte, le parole di Gino Strada hanno rivissuto per una notte al Teatro dal Verme di Milano grazie alle voci di attori e musicisti. Dori Ghezzi, Luca Zingaretti, Claudia Signoris, Neri Marcorè, Marco D’Amore e tanti altri hanno fatto rivivere i pensieri e le scommesse “impossibili” del fondatore di Emergency. Tra queste la più importante era l’abolizione della guerra. “Gino aveva la grande convinzione che servisse un salto etico per pensare di superare la guerra che è la distruzione di tutti i diritti umani” racconta la moglie Simonetta Gola che ha aperto la serata insieme a Fabio Fazio. Un rifiuto che “non nasceva da posizioni ideologiche” come spiega la presidente di Emergency Rossella Miccio “ma dal fatto di averne visto gli effetti negli ospedali”. L’impegno di Strada è stato motivo d’ispirazione e stimolo per tanti, dall’ex magistrato Ilda Bocassini che lo definisce come una persona “immensa” all’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, da sempre vicino alla Ong. Non mancano i saluti del sindaco Giuseppe Sala e del senatore a vita Renzo Piano che ha progettato l’ultimo ospedale aperto da Emergency in Uganda. Un’opera “scandalosamente bella” così come aveva voluto il chirurgo. “Il nostro impegno non cambia – conclude la presidente della Ong Miccio – continueremo a curare bene e gratis tutti quelli che ne avranno bisogno”