Logistica e magazzini, ma anche uffici, negozi e più in generale il settore del retail: insomma, buona parte del mercato immobiliare che si può definire non residenziale vede in Milano una piazza importante per dinamismo e possibilità. Lo ha riportato un recente approfondimento del Magazine ufficiale di Immobiliare.it, citando a sua volta lo studio condotto dal Dipartimento di ricerca di World Capital.

Quali le ragioni del successo? In linea generale si può parlare di una maggior attrattività, anche rispetto a capitali economiche come Londra, Parigi o Berlino, grazie soprattutto a canoni di locazione in media più contenuti e rendimenti più elevati.

Affitti più “ragionevoli”, e rendimenti più elevati

Il rapporto tra canone d’affitto per gli immobili commerciale e la percentuale di rendimento gioca nella maggior parte dei casi analizzati dallo studio a favore del capoluogo lombardo.

Si consideri, per esempio, il singolo settore della logistica. In questo caso nella città meneghina il canone di locazione oscilla tra i 53 euro al metro quadro all’anno e i 61 euro al metro quadro all’anno, per un rendimento netto medio intorno al 4-5% Londra, di contro, presenta affitti che raggiungono i 150-180 euro al metro quadro all’anno, ma a fronte di rendimenti nettamente più contenuti, che non superano il 3,75%.

Le stesse dinamiche si ripetono per il segmento degli uffici: a Milano, a parità di canoni bassi di altre città europee, si hanno rendimento più elevati negli investimenti immobiliari.

Infine, il trend coinvolge anche il settore retail. La piazza milanese offre canoni di locazione che oscillano tra i 600 e i 700 euro al metro quadro all’anno e un rendimento medio netto di 4-5,5%.

Numeri probabilmente più allettanti rispetto a quelli di Londra, dove i valori di locazione per i negozi toccano addirittura i 1.800 euro al metro quadro all’anno; oppure rispetto a quelli di Berlino dove i rendimenti non superano il 3%.

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