Bocconi, Statale, Bicocca e Politecnico sono diventati una delle Unit di Ellis, lo European Laboratory for Learning and Intelligent Systems
Quattro università di Milano si uniscono per formare un punto di riferimento per la ricerca sull’intelligenza artificiale danno vita a un polo di eccellenza nel machine learning. La sfida è trasformare Milano in un polo di ricerca e studio dell’intelligenza artificiale, un vero e proprio istituto di livello europeo.
Per questo Bocconi, Statale, Bicocca e Politecnico sono diventati una delle Unit di Ellis, lo European Laboratory for Learning and Intelligent Systems. Ellis nasce nel 2018 per riunire i migliori scienziati ed accademici dell’unione e promuovere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale perché non sia la scienza del futuro ma quella del presente, come già è in paesi giganti del settore come Stati Uniti e Cina.
L’iniziativa è stata presentata dal sindaco del capoluogo Beppe Sala, dal rettore della Bocconi, Gianmario Verona, dal prorettore vicario della Statale, Maria Pia Abbracchio, dalla rettrice della Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e dal rettore del Politecnico, Ferruccio Resta a Palazzo Marino, sede del Comune. “Avere le quattro università insieme è una garanzia – ha spiegato Sala – Avere l’appoggio dei fondi europei è un’altra garanzia e mi sembra una cosa positiva per la nostra città e per il nostro paese”.
Quattro le direttrici di ricerca: il machine learning interattivo, che studia l’interazione di un algoritmo con l’ambiente; le reti neuronali e il deep learning; la salute e la biologia computazionale, che applica l’intelligenza artificiale (Ai) alla medicina; l’uso dell’Ai per l’analisi e l’elaborazione del linguaggio naturale. “L’intelligenza artificiale è uno strumento che permette di trovare valore dentro i dati”, ha spiegato il rettore del Politecnico Ferruccio Resta. “Si apre un mondo per fare sicurezza, energia, cultura, politiche cittadine, di mobilità, ambientali. È un tassello con cui ci presentiamo sul Pnrr e che mettiamo a disposizione de paese e della città per rendere più efficaci queste grandi trasformazioni“.