Il gruppo francese ridurrà progressivamente la sua partecipazione nell'arco dei prossimi 5 anni a meno che il valore delle azioni non renda l'operazione poco conveniente. Il prossimo 25 novembre l'assemblea dei soci
Mediaset e il gruppo francese Vivendi sotterrano l’ascia di guerra. I due gruppi dei media hanno concordato di modificare alcune punti degli accordi raggiunti lo scorso 3 maggio 2021 per tenere conto delle richiesta di cambiamento alla struttura azionaria di Mediaset, attraverso la creazione di una doppia categoria di azioni. “Fininvest, Mediaset e Vivendi – si legge nella nota congiunta- hanno concordato di modificare talune delle pattuizioni degli accordi raggiunti il 3 maggio e il 22 luglio al fine di tenere conto di quanto verrà sottoposto al voto dell’assemblea di Mediaset del 25 novembre prossimo, con particolare riferimento all’introduzione, qualora così approvato da parte dell’assemblea, di una struttura azionaria a doppia categoria (azioni ordinarie A e azioni ordinarie B) mediante la conversione di ogni azione Mediaset in circolazione in un’azione ordinaria B e all’assegnazione di un’azione ordinaria A per ogni azione ordinaria B posseduta”. Il prezzo minimo a cui Vivendi potrà cedere le sue azioni Mediaset si è abbassato e sarà uguale per le due categorie di azioni (A e B che ci saranno quando l’assemblea approverà la nuova struttura azionaria a doppia categoria ).
Vivendi, gruppo guidato dal finanziare Vincent Bolloré, possiede il 28,8% di Mediaset (oltre al 23,7% di Telecom Italia) mentre alla Fininvest della famiglia Berlusconi fa capo il 44% delle azioni. L’ingresso del gruppo francese nell’azionariato risale al 2016. Da allora non sono mancate forti contrapposizioni, a cominciare dalla mancata vendita della pay tv Permium inizialmente concordata, con lunghi strascichi di corsi e ricorsi nei tribunali. La pace, che oggi viene ufficializzata in vista dell’assemblea, era stata siglata lo scorso maggio. Le parti rinunciano a tutte le cause pendenti. Il gruppo francese venderà sul mercato nell’arco di 5 anni (un quinto all’anno) la quota del 19,2% di Mediaset detenuta tramite Simon Fiduciaria ad un prezzo minimo di 1,375 euro il primo anno, 1,4 euro il secondo, 1,45 euro il terzo, 1,5 il quarto e 1,55 nell’ultimo, a meno che Vivendi autorizzi la vendita a un valore inferiore. In ogni caso i titoli potranno essere ceduti in qualsiasi momento qualora il prezzo raggiungesse 1,6 euro. Fininvest invece acquisterà il 5% di Mediaset detenuto direttamente dal gruppo francese che quindi conserverà una quota residua del 4,61% della società fondata da Silvio Berlusconi. Quota che il gruppo di Vincent Bollorè sarà libero “di mantenere o vendere in qualsiasi momento e a qualsiasi prezzo”.