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La filiale italiana del gruppo della logistica Gls indagata a Milano per frode fiscale. Nel mirino gli appalti di manodopera

L'ipotesi di reato a carico di Gls Italy, che nell'anno del Covid ha triplicato gli utili, è quella di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti”. Come nelle indagini su Ceva Logistics, Ubereats e Dhl Supply Chain, l'ipotesi della procura di Milano è la somministrazione irregolare di lavoratori. Perquisiti sia gli uffici della multinazionale a San Giuliano Milanese sia quelli del principale fornitore, la You Log Spa

Utili triplicati in pandemia. È una giornata nera per Gls, ma sul fronte dei bilanci ci sono buoni motivi per sorridere. La filiale italiana della multinazionale della logistica, finita al centro di una nuova inchiesta per frode fiscale della Procura di Milano sul settore rivelata il 19 novembre da Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, ha appena chiuso un’annata d’oro. Utili triplicati da 18 milioni di euro a 57 milioni, recita l’ultima riga del conto economico al 31 marzo 2021, a un anno di distanza dall’avvento del Covid in Italia. Per Gls Italy Spa, il ramo della società madre olandese che nella penisola controlla anche la Gls Enterprise srl e il Gruppo Executive, i ricavi sono cresciuti da 129 a 151 milioni grazie ai “volumi del gruppo in aumento – si legge nella relazione finanziaria – che continuano a far registrare incrementi in termini di spedizioni”. Il tutto “nonostante l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19” e senza impattare sui costi del personale diretto: in un anno salari e stipendi dei dipendenti di Gls sono saliti di soli 200mila euro, da 7,3 a 7,5 milioni.

È invece il meccanismo degli appalti di manodopera che è finito, ancora una volta, nel mirino degli inquirenti. Replicando uno schema già visto in Procura a Milano con i casi Ceva Logistics (2019), Ubereats (2020), Dhl Supply Chain (2021), ma anche con l’inchiesta sul colosso delle pulizie e degli appalti negli hotel Cegalin-Hotelvolver. L’ipotesi di reato a carico di Gls Italy e Gks Enterprise è quella di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti”. Gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, coordinati dal pm Paolo Storari che ipotizza la somministrazione irregolare di manodopera, si sono recati per perquisizioni e acquisizioni di documenti sia negli uffici della multinazionale a San Giuliano Milanese sia in quelli del principale fornitore di Gls in Lombardia: la You Log Spa, interamente posseduta da Alberto Cagliani, che a sua volta ha visto aumentare nell’ultimo anno il proprio giro d’affari da 36 a 55 milioni di euro con una crescita del fatturato del 53% e gli utili decuplicati, da 70mila a 700mila euro. “Siamo estranei ai fatti e non siamo indagati”, specifica a ilfattoquotidiano.it il Direttore Operativo della You Log, Gianluca Caputo, raggiunto telefonicamente.

Il motivo della perquisizione sarebbe invece legato al fatto che la società basata a Vimercate (ma con varie sedi in Lombardia e nel milanese) impiega 1.800 addetti tra personale dipendente (711), personale in somministrazione delle Agenzie per il Lavoro e altro utilizzato dai fornitori in ulteriori appalti, e lo fa sostanzialmente su tre clienti: Sda-Poste, Amazon e soprattutto Gls per la quale ha contribuito a sviluppare la piattaforma urbana.

Sentita da ilfattoquotidiano.it, Gls ha fatto sapere che “il 18 novembre 2021 all’interno degli uffici direzionali di GLS Italy e di alcune filiali di GLS Enterprise sul territorio italiano ha avuto luogo una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Milano in merito ad una indagine su alcuni aspetti presumibilmente illeciti nell’ambito della catena di fornitura nei settori logistica e trasporti, che vede coinvolte anche le società GLS in Italia”. La società “ha offerto la più ampia collaborazione fornendo tutti i documenti e le informazioni richieste” e si dice “consapevole della correttezza del proprio operato, attende con fiducia gli approfondimenti ritenuti necessari da parte degli inquirenti” garantendo ai suoi clienti che la vicenda “non ha impatto sull’operatività, che prosegue regolarmente in tutte le filiali”.