“Ho ingerito il veleno di rospo per 53 volte. La prima volta sono ‘morto’, poi mi ha cambiato la vita”. A rivelarlo è, neanche a dirlo, Mike Tyson, il super campione di pugilato, il più giovane a conquistare il titolo dei massimi Wbc all’età di 20 anni, che – dopo averci abituato ai suoi eccessi e alle sue stravaganze – ha ora confidato in un’intervista al New York Post la sua dipendenza dal veleno di rospo, una sostanza allucinogena usata come stupefacente. “Ho ingerito il veleno di questo rospo per ben 53 volte. Ma nulla si è avvicinato all’esperienza del mio primo ‘trip’. Quella prima volta sono ‘morto’ – ha raccontato l’ex iridato dei pesi massimi -. L’ho fatto come sfida. Mi facevo di droghe pesanti come la cocaina, quindi perché no? È un’altra dimensione. Prima di farmi col rospo, ero un relitto. L’avversario più duro che abbia mai affrontato era me stesso. Avevo una bassa autostima. Alle persone con un grande ego capita spesso. Il rospo spoglia l’ego”.
Il veleno di rospo in questione è quello del “Sonoran Desert Toad”, un rospo che trascorre sette mesi all’anno vivendo sottoterra e da cui si estrae appunto questo veleno che, se fumato, ha effetti allucinogeni e psichedelici: sempre come si legge sul New York Post, Mike Tyson è diventato a tal punto dipendente da questo sostanza da aver allestito un vivaio di rospi del deserto di Sonora nel suo ranch nel Sud della California. “La gente vede quanto sono cambiato – ha proseguito – La mia mente non è abbastanza sofisticata per capire cosa sia successo, ma la mia vita è drasticamente migliorata. L’intero scopo del rospo è quello di farti raggiungere il massimo potenziale. Guardo il mondo in modo diverso. Siamo tutti uguali. Tutto è amore”.