I nuclei che hanno avuto almeno una mensilità tra gennaio e ottobre sono stati 1.713.101 per 3.843.354 persone interessate. L’importo medio a famiglia per i nuclei con minori è di 658 euro e arriva a un massimo di 698 euro per quelle con quattro componenti, a fronte dei 489 euro medi per le famiglie senza minori e 445 euro per i single. Nei primi dieci mesi dell'anno spesi 7,27 miliardi
A ottobre sono state 1.357.171 le famiglie beneficiarie del reddito o della pensione di cittadinanza con un importo medio del sussidio di 544 euro. Le persone interessate sono 3.012.087. Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul reddito, spiegando che il 44% dei nuclei beneficiari (606.436) è composto da una sola persona. Altre 196.975 famiglie sono composte da due adulti senza presenza di minori. I nuclei con presenza di minori sono 441.739 per un totale di 1,635.082 persone coinvolte. Nel complesso, tra i percettori ci sono 2,57 milioni di cittadini italiani, 313mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno Ue e circa 118mila cittadini europei. La distribuzione per aree geografiche vede 583mila beneficiari al Nord, 424mila al Centro e due milioni nell’area Sud e Isole.
I nuclei che hanno avuto almeno una mensilità tra gennaio e ottobre sono stati 1.713.101 per 3.843.354 persone interessate. Nei primi dieci mesi del 2021, le revoche raggiungono il numero di quasi 96mila nuclei e le decadenze sono oltre 262mila, si legge ancora. Le revoche sono solitamente motivate per lo più dalla mancanza del requisito di residenza o cittadinanza italiana mentre le decadenze scattano a causa dell’incremento dell’Isee al di sopra della soglia massima.
Sempre nei primi dieci mesi dell’anno sono stati spesi per reddito e pensione di cittadinanza oltre 7,27 miliardi. A ottobre la spesa è stata pari a 739,07 milioni per oltre 1,35 milioni di famiglie e un importo medio di 544 euro. Da aprile a ottobre la media della spesa si è assestata abbondantemente oltre i 700 milioni al mese e questo lascia ipotizzare che l’importo complessivo per il 2021 possa superare quota 8,7 miliardi. Il governo Draghi ha per questo rifinanziato la misura, per il 2022, con oltre 1 miliardo. Oltre a introdurre una serie di modifiche in senso restrittivo, che difficilmente peròavranno effetti concreti.
A dimostrazione di uno dei principali punti deboli della misura, non affrontato dalla manovra, le cifre mostrano che le famiglie numerose percepiscono non molto di più rispetto ai single. L’importo medio a famiglia per i nuclei con minori è di 658 euro e arriva a un massimo di 698 euro per quelle con quattro componenti, a fronte dei 489 euro medi per le famiglie senza minori e 445 euro per i single.