Si tratta di un aumento percentuale del 3,4% in 12 mesi "e un balzo di quasi il 20% in tre anni", specifica l'Osservatorio Milex sulle spese militari italiane. E la voce più importante è quella relativa all'acquisto di nuovi armamenti: "8,3 miliardi complessivi, record storico, in aumento di quasi il 14% rispetto all’anno scorso e con un salto di quasi il 74% negli ultimi tre anni"
Anche in tempo di pandemia e con l’impegno su alcuni fronti, quello afghano su tutti, ridimensionati, anche quest’anno continua a crescere la spesa militare complessiva italiana. Secondo quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio Milex sulle spese militari italiane, che ha esaminato i bilanci previsionali ministeriali allegati al disegno di legge di bilancio 2022 di Difesa, Mise (che sovvenziona i programmi nazionali di riarmo) e Mef (che finanzia le missioni all’estero), quest’anno la spesa complessiva prevista dal governo per gli armamenti sfiora i 26 miliardi di euro.
Si tratta di quasi 850 milioni in più rispetto al 2021, quando la spesa si era fermata poco sotto i 25 miliardi, con un aumento percentuale del 3,4% in 12 mesi “e un balzo di quasi il 20% in tre anni“, aggiungono gli analisti. Una crescita dovuta soprattutto all’acquisto di nuovi armamenti: “8,3 miliardi complessivi, record storico, in aumento di quasi il 14% rispetto all’anno scorso e con un salto di quasi il 74% negli ultimi tre anni – si legge – Questo ultimo dato è conseguente alla quantità senza precedenti di nuovi programmi di riarmo che il ministero della Difesa sta sottoponendo al Parlamento a ritmo serrato e che quindi saranno avviati il prossimo anno”.
Analizzando i settori di spesa, si notano i 5,39 miliardi di euro (in crescita di 1,3 miliardi) allocati nel bilancio del ministero della Difesa e 2,89 miliardi (-350 milioni rispetto allo scorso anno) in quello del ministero per lo Sviluppo Economico, che comprendono tra gli altri fondi anche “105 milioni per gli interessi sui mutui accesi dallo Stato per conferire in anticipo alle aziende le cifre stanziate per specifici progetti d’arma pluriennale”.