Sale a due il numero delle vittime, dopo la morte di Giuseppina Sammacicco. La donna era stata estratta viva dalle macerie dopo tre ore di lavoro di 50 Vigili del fuoco, ma quando è arrivata all'Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli le sue condizioni erano già critiche
È morta nella notte all’Ospedale Cardarelli di Napoli Giuseppina Sammaciccio. La donna, 74 anni, era stata estratta ieri viva dopo tre ore di ricerca dei Vigili del fuoco sotto le macerie della palazzina esplosa a San Felice Cancello, vicino Caserta. È salito così a due il numero delle vittime del crollo della villetta, dopo la morte del marito di Giuseppina, Mario Sgambato, anche lui 74enne. Le altre sei famiglie che risiedevano nello stabile sono riuscite a scappare in tempo e sono incolumi. La donna è stata estratta ancora viva e le è stato dato l’ossigeno mentre veniva affidata ai sanitari del 118. Le condizioni erano già critiche, con ustioni sul 70% del corpo, e quando è giunta al reparto gravi ustioni dell’Azienda ospedaliera Antonio Cardarelli è stata subito compresa la gravità della situazione.
La villetta è crollata poco prima delle 6.30 di venerdì e per estrarre la coppia di anziani è stato necessario il lavoro di 50 Vigili del fuoco, dei carabinieri di Maddaloni e dei cani molecolari. Secondo la ricostruzione, una fuga di gas ha riempito una stanza e l’accensione di una lampadina da parte dei due anziani avrebbe causato l’esplosione. I vicini hanno raccontato di aver sentito il boato e pensato a un “forte terremoto”. I due anziani, entrambi pensionati, abitavano al piano rialzato: entrambi erano attivi come volontari, lui della Protezione civile comunale e la moglie nella chiesa poco distante di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.