“Non è una cosa personale. Io e lui abbiamo visioni della vita opposte e antitetiche. Lui rappresenta quelli che si impegnano oggi per una cosa e domani per un’altra senza avere credibilità, senza conoscere il problema. Io posso parlare di galera perché conosco chi ci è andato. Elodie può parlare di gay perché lo sono persone della sua famiglia“. Queste le parole di Marracash su Fedez in un’intervista al Corriere della Sera che The King of rap ha rilasciato in occasione dell’uscita di “Noi, loro, gli altri“, il suo nuovo (e bellissimo) album (Dal biondo patriota, sui social si prodiga per noi / Ma in realtà è il più mer*a come il Patriota in The Boys, canta nel pezzo Cosplayer). E Fedez? Ha deciso di replicare con alcune Instagram stories: “Dispiace sentire da una persona come Marracash che reputo intelligente e sensibile una frase così. Non conosci le storie dei membri della famiglia, ma non è questo il punto che mi stranisce della tua affermazione. Spesso io e Elodie ci siamo spesi per le medesime battaglie e ho sempre apprezzato quel che ha fatto. Esistono migliaia di attivisti in Italia che portano avanti ogni giorno battaglie per i diritti civili senza rientrare personalmente in una delle categorie per le quali combattono. Io credo sia così che si ottengono delle conquiste, quando un problema di una minoranza diventa un problema da risolvere per tutti. Se trovo divertente la frase “parlo di galera perché conosco chi ci è stato” che è un po’ come dire “ti sistemo l’impianto elettrico perché mio zio è elettricista”, trovo molto pericoloso dire “Elodie può parlare di gay perché lo sono i membri della sua famiglia”. Perché sarebbe come dire “per le discriminazioni razziali si possono battere solo le persone nere e i loro parenti””. Un dissing? Forse.