“I dati di Israele ci dicono che c’è un aumento di protezione di circa dieci volte con la terza dose, dalla malattia venti volte, questo suggerisce che potrebbe prolungare la vita del vaccino, che entrerà nel calendario stabile. Se così sarà la validità del green pass potrebbe essere più lunga e darci modo di avere una vita più agile. Sono le parole di Giovanni Di Perri, virologo dell’Amedeo di Savoia di Torino, sulla terza dose. “L’Europa è un sistema aperto ma se tiene il nostro equilibrio, pur con l’aumento dei casi in corso, ho l’impressione che avremo un inverno migliore degli altri Paesi. Sugli ospedali arrivano pochi casi, questo significa che lo schema tiene. Ci saranno novità che miglioreranno il quadro, come gli anticorpi monoclonali che in questo momento usiamo in terapia avranno l’autorizzazione a essere usati in profilassi per chi non può vaccinarsi. Arriveranno due pillole antivirali che riducono dell’80% il rischio di una malattia evolutiva. Per questo credo che un anno fa avremmo firmato una cambiale in bianco per avere questa situazione”.
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