Dal palco della Leopolda, nel suo intervento conclusivo, Matteo Renzi dedica alcuni passaggi del suo discorso all’imminente elezione del Presidente della Repubblica, usa questo pretesto per rivendicare con orgoglio la spregiudicatezza tattica di cui viene spesso tacciato: “Io credo che nella dimensione politica ci sia bisogno anche di tatticismo, io credo che Machiavelli non sia un eroe negativo come soltanto la banalità delle persone mediocri lascia intendere. Io credo che quando si arriva, ad esempio all’elezione del Presidente della Repubblica se si vogliono fare le cose per bene si ha capacità tattica parlamentare, se non si vogliono fare le cose per bene, si fa come Bersani che ha bruciato due candidati e ha dato la colpa ai 101 chiamando i 101 alla responsabilità che invece spettava alla sua incapacità di fare politica e di gestire un parlamento della Repubblica. Sono per la competenza, non per le chiacchiere”.