La strategia di Questura e Prefettura – con le numerose denunce, i daspo, gli arresti e le perquisizioni degli scorsi giorni – ha ottenuto un risultato evidente: i diecimila manifestanti delle precedenti settimane sono un lontano ricordo. Nonostante ciò, il tradizionale appuntamento dei No Green pass milanesi è tornato in centro per il diciottesimo sabato consecutivo, senza corteo per le vie della città ma con tanti momenti di tensione e disordini.
Anche questa volta nessun preavviso era stato presentato in Questura e per questa ragione, sin dalle 16.30, i primi manifestanti giunti in una piazza Fontana blindata sono stati identificati e invitati ad allontanarsi. Trovando inaccessibile il tradizionale punto di ritrovo della protesta, in centinaia hanno improvvisato un tentativo di corteo. Ma a pochi metri di distanza, in piazza Duomo, il dispositivo messo in campo dalla Questura ha bloccato i manifestanti.
Non sono mancati i momenti di tensione. Dopo qualche contatto con le forze dell’ordine in assetto antisommossa, i manifestanti sono stati isolati e costretti a liberare la piazza. Per diverse ore polizia, carabinieri e guardia di finanza sono stati impegnati, come il precedente sabato, a dividere in piccoli gruppi la protesta con diverse manovre di accerchiamento. Durante queste ore concitate la polizia ha identificato 257 persone e indagato in stato di libertà due milanesi (un 57enne un 62enne) per resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre 49 sono stati sanzionati per occupazione di aree urbane, sono stati emessi 31 ordini di allontanamento ed è stato avviato il procedimento per l’emissione di due daspo urbani.
Tutto questo mentre turisti e cittadini impegnati nello shopping del sabato sera sono stati costretti ad allontanarsi dalla piazza principale di Milano, anche questa volta presa d’assalto dai No Green pass.