Giustizia & Impunità

Eitan, il Tribunale del Riesame conferma l’ordinanza di arresto per il nonno Peleg

Le motivazioni della decisione dei due giudici (Gerli-Alonge-Cucciniello) saranno depositate nei prossimi giorni. Oltre alla misura nei confronti del nonno materno, Shmuel Peleg, ne è stata emessa un'altra anche nei confronti del 50enne Gabriel Abutbul Alon, che era alla guida della macchina con cui il bambino fu portato a Lugano per essere imbarcato su un aereo privato con destinazione Tel Aviv

Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto il ricorso della difesa di Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan (bimbo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone), contro l’ordinanza d’arresto emessa dal giudice per le indagini preliminari di Pavia. Il 58enne è accusato di aver sequestrato il nipote in data 11 settembre, quando lo ha portato a Tel Aviv. Ordinanza che ha dato origine a un mandato d’arresto internazionale, al momento non eseguito. Gli avvocati avevano chiesto al Riesame di rivalutare quanto stabilito, ma i giudici (Gerli-Alonge-Cucciniello) hanno scelto di confermare la misura prevista.

Le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni. La difesa di Peleg, col legale Paolo Sevesi, per ora preferisce non commentare e si riserva di farlo dopo che avrà letto le motivazioni e potrà valutare anche se fare ricorso in Cassazione. I legali, nell’udienza di 5 giorni fa davanti al Riesame, avevano contestato le accuse di sequestro di persona e sottrazione e trattenimento di minore all’estero e in particolare la qualificazione giuridica dei fatti. Sono due i mandati di cattura internazionali chiesti dalla procura di Pavia. Oltre a quello emesso nei confronti del nonno materno, Shmuel Peleg, anche un altro nei confronti del 50enne Gabriel Abutbul Alon, israeliano e dipendente della società BlackWater, specializzata in operazioni paramilitari, che era alla guida della macchina con cui il bambino fu portato a Lugano per essere imbarcato su un aereo privato con destinazione Tel Aviv.

Sul fronte civile, intanto, i legali dei nonni materni hanno avanzato una serie di istanze in due udienze ai giudici di Pavia ponendo, tra le altre cose, la questione di un conflitto d’interessi di Aya Biran, zia paterna, tra i suoi ruoli di tutore e di richiedente l’adozione. Mentre per l’1 dicembre gli avvocati dei due rami familiari dovranno depositare memorie di fronte al Tribunale per i minorenni di Milano, davanti al quale pende il reclamo dei nonni contro la nomina della zia come tutrice. Nel frattempo, il bimbo è ancora in Israele con la zia, dopo due decisioni favorevoli da parte dei giudici israeliani, e i legali israeliani dei nonni hanno presentato ricorso alla Corte Suprema.