Enrico Varriale andrà a processo con rito immediato. L’ex vicedirettore di Raisport, accusato di lesioni e stalking dalla sua ex compagna, che lo ha denunciato nei mesi scorsi, secondo quanto riporta Repubblica, salterà l’udienza preliminare, andando direttamente a processo. Per i magistrati, infatti le prove a carico dell’anchorman “sono schiaccianti”.
Dopo i racconti dell’ex compagna, che ha denunciato Varriale per averla “picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata” e per averla “perseguitata con telefonate di notte, appostandosi sotto casa e citofonando alle 6 di mattina”, Varriale aveva respinto le accuse. Oggi, scrive il Corriere della Sera, l’avvocato del giornalista, Fabio Lattanzi, preferisce non esprimere commenti. Spetterà al processo, che inizierà secondo Repubblica il prossimo gennaio, stabilire come sono andate le cose.
Secondo quanto ricostruisce il quotidiano romano, le carte raccontano di un rapporto degenerato il 6 agosto, dopo un periodo di tensione dovuto agli Europei di calcio: “durante un alterco per motivi di gelosia”, il giornalista “la sbatteva violentemente al muro scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole violentemente dei calci”. Dopo l’aggressione l’ex compagna aveva deciso di troncare la relazione ma, per i magistrati, Varriale avrebbe cercato di entrare in contatto “ossessivamente” con lei.
Già nei mesi scorsi il gip, Monica Ciancio, aveva disposto la misura cautelare del “divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa” oltre a due prescrizioni “non comunicare con lei” neppure “per interposta persona” e “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza”.