Mentre le Regioni temono un decreto "light" del governo, i Comuni giocano d'anticipo e in diversi centri storici tornano le mascherine obbligatorie all'esterno. Con il rischio che, senza una decisione univoca da Roma, le città italiane possano ritrovarsi con un marasma di regole e norme autoprodotte in vista del periodo natalizio, che comporta maggiori flussi di persone in giro con il conseguente rischio di assembramenti
La settimana scorsa erano state Venezia e Arezzo ad intervenire, adesso tocca a Padova e presto la stessa situazione potrebbe verificarsi a Firenze, mentre Napoli prova a mettere un freno agli assembramenti lungo i decumani. Mentre le Regioni temono che vengano varato un decreto “light” di fronte alla ripresa della circolazione virale, i sindaci giocano d’anticipo e in diversi centri storici tornano le mascherine obbligatorie all’esterno, che con le regole attualmente in vigore sono previste in zona gialla. Le decisioni autonome si moltiplicano con rischio che, senza una decisione univoca da Roma, presto le città italiane possano ritrovarsi con un marasma di regole in vista del periodo natalizio, che tipicamente comporta maggiori flussi di persone in giro con il conseguente rischio di assembramenti.
A Padova il sindaco Sergio Giordani firmerà un’ordinanza per imporre l’obbligo della mascherina anche all’aperto, 24 ore su 24. La misura sarà in vigore da venerdì e sarà valida fino al 31 dicembre. Per chi non rispetta l’obbligo sono previste sanzioni. Il prefetto Raffaele Grassi ha inoltre deciso di “chiudere” il centro storico alle manifestazioni no Green pass, delegando al questore la valutazione di interdire le manifestazioni. Entrambe le decisioni sono state concordate nel Comitato per l’ordine e la sicurezza. “In un mese – ricorda Giordani – i dati dei contagi sono quintuplicati ed è evidente che è giunto il momento di un significativo impegno comune per alzare nuovi scudi collettivi contro il Covid. Dobbiamo evitare di incorrere in nuove restrizioni e provare insieme a garantire la maggior serenità possibile alle prossime settimane e alle festività”.
In assenza del governo e con il numero di infezioni in risalita, gli amministratori valutano le misure da prendere città per città. Anche a Firenze potrebbe essere obbligatorio indossare il dispositivo di protezione, ha spiegato il sindaco Dario Nardella: “Sto valutando, insieme agli esperti, se ci siano le condizioni per firmare una ordinanza e rendere obbligatoria la mascherina all’aperto, anche se siamo in zona bianca, a partire dal primo o massimo secondo weekend di dicembre”. Intervenendo a La7, ha aggiunto: “All’aperto si possono fare più controlli. Quella dell’ordinanza è una ipotesi che sto valutando anche perché ci saranno tanti assembramenti durante il periodo natalizio. I controlli negli appartamenti privati sono molto più complicati, ma durante il lockdown furono fatti: dunque non è impossibile, però credo che non dovremmo arrivare a quegli estremi”.
Sarà firmata giovedì dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, l’ordinanza per la regolamentazione degli accessi nelle strade dei Decumani, cuore del centro antico cittadino, nel periodo natalizio. L’esigenza di contingentare gli accessi di cittadini e turisti negli stretti vicoli del centro storico si è ripresentata negli ultimi weekend con il ritorno in massa dei turisti, dopo la diminuzione degli arrivi dovuta alla pandemia. Oltre ai presidenti di Regione, quindi, il pressing sul governo inizia ad arrivare anche da parte dei sindaci.
Dopo la decisione dei vigili urbani di Roma che sabato sera sono intervenuti in diverse zone del centro per chiudere le piazze a causa degli assembramenti, nonché l’ipotesi del sindaco di Milano di contingentare gli ingressi nella Galleria Vittorio Emanuele e i nuovi interventi da Venezia a Padova, da quanto apprende ilfattoquotidiano.it, i sindaci restano in attesa di un “segnale” da Roma per un intervento organico, anche sulla base di quello che verrà stabilito nell’incontro tra Regioni e governo: il Natale, uno dei periodi che trainano le spese e quindi da salvaguardare il più possibile, vorrebbe essere affrontato in maniera tranquilla e con misure uniformi su tutto il territorio nazionale.