Da giorni Pd, Leu e 5 stelle litigano sul nome da affiancare al relatore di centrodestra: i primi due partiti spingono per Vasco Errani, mentre i pentastellati vorrebbero un proprio nome o in alternativa una formula a tre relatori. Il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Daniele Pesco (M5s), ha annunciato che prenderà una decisione entro mercoledì mattina, quando il provvedimento sarà incardinato
Ancora un nulla di fatto dalla riunione del centrosinistra per decidere quanti e quali saranno i relatori alla manovra al Senato. Il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Daniele Pesco (M5s), ha annunciato che rifletterà sulla questione e prenderà una decisione entro mercoledì mattina, quando il provvedimento sarà incardinato: da regolamento, infatti, è a lui che spetta dirimere la questione in mancanza di un accordo. Da giorni infatti Pd, Leu e 5 stelle litigano sul nome da affiancare al relatore che sarà indicato dal centrodestra: I primi due partiti spingono per Vasco Errani, senatore di Articolo 1-Mdp, mentre i pentastellati vorrebbero un proprio nome o in alternativa una formula a tre relatori. Se non si troverà la sintesi c’è anche l’ipotesi che il relatore possa essere uno solo.
La riunione del pomeriggio ha visto al tavolo i capigruppo delle tre forze (Simona Malpezzi per il Pd, Maria Domenica Castellone per il M5s e Loredana de Petris per Leu), insieme al presidente e ai capigruppo in Commissione (per Leu si tratta dello stesso Errani). È stato Pesco a comunicare il fallimento del dialogo: “Adesso devo riflettere un attimo, entro domani scioglierò la riserva. Siamo in una situazione un po’ particolare, con tanti gruppi che vogliono giustamente essere rappresentati”, ha detto al termine dell’incontro. Nelle ore precedenti il presidente 5s Giuseppe Conte aveva ostentato serenità di fronte ai cronisti: “Non vi preoccupate, c’è un confronto… figuriamoci se non si trova un soluzione, che sia equilibrata e per tutti”, ha detto.