L'uomo è già libero da quasi un anno. Grazie infatti all’affidamento ai servizi sociali che gli è stato concesso a inizio dicembre 2020. Fino ai ieri doveva tornare a dormire nel carcere (dove ha scontato quasi tutta la sua condanna a 16 anni
Rudy Guede, unico condannato per l’omicidio della studentessa Meredith Kercher, torna anche formalmente libero per fine pena. Il magistrato di Sorveglianza di Viterbo gli ha infatti concesso la liberazione anticipata per buona condotta. Di fatto Guede è già libero da quasi un anno. Grazie infatti all’affidamento ai servizi sociali che gli è stato concesso a inizio dicembre 2020. Fino ai ieri doveva tornare a dormire nel carcere (dove ha scontato quasi tutta la sua condanna a 16 anni) dopo il volontariato svolto alla Caritas e come bibliotecario presso il Centro studi criminologici di Viterbo. Guede non ha goduto di alcun privilegio perché è stata applicata la legge che prevede uno sconto di 45 giorni ogni sei mesi espiati. Ora l’ivoriano “vorrebbe essere solo dimenticato”.
“È il momento conclusivo di una vicenda dolorosa. Il primo pensiero va alla vittima e alla sua famiglia. Rudy Guede ha fatto un percorso rieducativo eccellente: un percorso riconosciuto anche dal magistrato di sorveglianza” ha detto all’Adnkronos l’avvocato Fabrizio Ballarini. D’altronde motivando la concessione dell’affidamento ai servizi sociali, il Tribunale di sorveglianza aveva evidenziato come il percorso di Guede in carcere fosse “del tutto privo di qualsiasi mancanza sotto ogni profilo”. Parlando anche di “permanente adesione all’opera di rieducazione“. Un cammino nel quale è stato seguito dal Gavac, il Gruppo assistenti volontari animatori carcerari, che opera al Mammagialla di Viterbo e la sua collaborazione con il Csc. Pur essendo stato l’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher – “in concorso” con persone rimaste sconosciute – e non negando la sua sua presenza nella casa del delitto, compiuto a Perugia la sera del primo novembre del 2007, Guede ha sempre negato ogni responsabilità. Ha sostenuto invece di avere cercato di soccorrere la studentessa inglese accoltellata mentre lui era in bagno. Alla sua identificazione la polizia arrivò dall’impronta di una mano insanguinata e da altre tracce di Dna.
La notte dell’omicidio Guede scappò dalla casa di Meredith, raggiungendo poi la Germania dove venne però arrestato il 20 novembre del 2007. Condotto in Italia è stato l’unico dei coinvolti nella vicenda a essere processato e condannato il rito abbreviato. Gli altri due imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, sono stati assolti in via definitiva dalla Cassazione. In carcere Guede si è laureato (con 110 e lode) in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale. Proseguendo poi gli studi occupandosi di narrazione cinematografica. Per lui, ora, tornare anche formalmente un cittadino libero potrebbe essere questione di ore.