“Insinna si dimentica di dire i veri motivi, gravissimi, per cui era arrabbiato: il “taroccamento” non riuscito del risultato finale del programma”. Chi pensava che lo scontro tra Flavio Insinna e Striscia la Notizia fosse ormai un argomento caduto in prescrizione, aveva fatto male i conti: l’intervista di pochi giorni fa al Corriere della Sera in cui il conduttore de L’Eredità è tornato a commentare le clamorose polemiche sui fuorionda ad Affari Tuoi diffusi da Striscia nel maggio del 2017 (“ho ceduto al nervosismo sono stato visto come una persona cattiva, ma io non sono così. Eppure ancora oggi non riesco a perdonarmi. Oggi certamente preferirei fare una trasmissione meno perfetta e curata ma senza avvelenare le giornate mie e di quelli che lavorano con me”), ha innescato infatti una puntuta replica di Antonio Ricci e dello staff del tg satirico di Canale 5.
“Nell’intervista c’è più di un passaggio che ci lascia perplessi. Ci teniamo a rimarcare che le frasi pronunciate allora da Insinna non ci paiono tanto giuste, oltre che dette nel modo sbagliato”, attacca il patron di Striscia in una lettera al Corriere, rievocando uno dopo l’altro gli scivoloni di Insinna. “Nel fuorionda dice cosa avrebbero dovuto fare i responsabili del programma Affari tuoi: interrompere la registrazione e convince la concorrente valdostana (“Nana di m…”) a rifiutare l’offerta della dottoressa, anche con la violenza (“La si porta di là, la si colpisce al basso ventre e dici: “Adesso tu rientri e giochi! Perché è Raiuno non è Valle D’Aosta News. Mor…cci tua!”) e costringerla a rientrare in gioco per salvare il finale acchiappa ascolti”. Secondo Ricci non si sarebbe trattato dunque di uno “sbrocco” in un momento di stress e i veri motivi per cui Insinna era arrabbiato sarebbero molto più gravi: “Il “taroccamento” non riuscito del risultato finale del programma”. Un’accusa pesante, che riaccende così lo scontro a distanza con il programma di Canale 5, che rincara la dose e nella nota torna a precisare i contorni dei celebri fuorionda: “È riduttivo poi sostenere che sono stati registrati durante una riunione ristretta di lavoro. Addirittura, Flavio Insinna era al corrente che fossero registrati. In studio, infatti, il conduttore invitava pubblico, maestranze, collaboratori a fare quello che volevano con la Rai: “Per me potete mandà i video, i telefonini, le cose, quello che ve pare. Per me potete mandare i messaggi a Leone, alla Rai, dicendo “È cattivo”, fate come vi pare. Siete solo dei sorci che parlate dietro”. Non dubitiamo che Flavio Insinna ancora oggi non riesca a perdonarsi, questo però non ci impedisce di ribadire la verità dei fatti”. Come replicherà Insinna a queste nuove pesanti accuse?