Il deputato e tesoriere della Lega, l'ex tesoriere del Pd e l'ex presidente dell'assemblea capitolina sono stati rinviati a giudizio insieme ad altre dieci persone (tra cui il costruttore Luca Parnasi). Oggetto del processo saranno i presunti contributi illegali alla politica partiti dalla società Pentapigna, di cui 250mila ricevuti dall'associazione Più Voci di Centemero e 150mila dalla Eyu di Bonifazi
Il deputato e tesoriere della Lega Giulio Centemero, l’ex tesoriere del Pd (ora senatore Iv) Francesco Bonifazi e l’ex presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito (espulso dal M5s e passato a Forza italia) sono stati rinviati a giudizio nell’ambito del filone sul finanziamento illecito legato all’inchiesta sullo stadio della Roma. Il gup Annalisa Marzano ha mandato a processo 13 persone, tra cui l’imprenditore Luca Parnasi. La prima udienza è fissata per il 21 dicembre prossimo.
L’indagine è legata ai presunti contributi illegali alla politica partiti dalla società Pentapigna di Parnasi: per quanto riguarda Centemero, sotto la lente ci sono 250mila euro erogati tra il 2015 e il 2016 in due tranche all’associazione Più Voci, presieduta dal tesoriere del Carroccio. A Centemero e Parnasi (e al fiscalista Andrea Manzoni) la Procura contesta anche il reato di autoriciclaggio per il trasferimento di una parte di quei soldi a “Radio Padania”.
Per Bonifazi, invece, oltre al finanziamento illecito l’accusa è di emissione di fatture per operazioni inesistenti: in questo caso i magistrati contestano 150mila euro ricevuti dalla Fondazione Eyu, presieduta all’epoca dei fatti dall’ex tesoriere dem. Nel procedimento sono parti civili, tra le altre, il Comune di Roma e la Regione Lazio.