Scienza

Covid, la variante Delta è destinata a estinguersi? L’ipotesi di uno scienziato giapponese

Per il professor Ituro Inoue la variante in Giappone ha accumulato troppe mutazioni nella proteina che corregge gli errori del virus chiamata nsp14. Il coronavirus quindi ha cominciato a faticare a riparare gli errori in tempo

La variante Delta di Sars Cov 2che sta travolgendo l’Europa e in particolare alcuni stati come la Germania – è destinata all’estinzione? Sì secondo un gruppo di ricercatori giapponesi che hanno osservato come la mutazione ex indiana dopo aver contribuito a innalzare il numero di casi di positività giornalieri all’improvviso ha contagiato circa 200 persone al giorno. Tanto che il 7 novembre, prima volta in circa 15 mesi, in Giappone non si sono registrati decessi. Vero è che il Giappone è al primo posto tra i paesi del G7 per tasso di vaccinazione anti Covid con il 76,1% dei suoi 125 milioni di abitanti che ha ricevuto entrambe le dosi, contro il 75,6% del Canada e il 72,9% dell’Italia. Dopo un inizio incerto, le autorità hanno accelerato la campagna vaccinale, in particolare tra gli anziani, con circa il 91% degli ultrasessantacinquenni già immunizzati. Altri potenziali fattori sono le misure di distanziamento sociale e l’uso di mascherine che sono ora profondamente radicate nella società giapponese.

Ma il motivo principale, secondo i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Genetica e Università di Niigata, potrebbe essere legato alle mutazioni genetiche che il virus subisce durante la sua continua riproduzione, a un ritmo di circa due mutazioni al mese. Per il professor Ituro Inoue la variante in Giappone ha accumulato troppe mutazioni nella proteina che corregge gli errori del virus chiamata nsp14. Il coronavirus quindi ha cominciato a faticare a riparare gli errori in tempo, una fatica che lo avrebbe portato quasi all'”autodistruzione”.

“Siamo rimasti letteralmente scioccati nel vedere i risultati – ha detto Inoue al Japan Times . La variante Delta in Giappone era altamente trasmissibile e teneva fuori altre varianti. Crediamo che man mano che le mutazioni si accumulavano il virus non sia stato in grado di creare copie di se stesso. Considerando che i casi non sono aumentati, pensiamo che a un certo punto durante tali mutazioni si sia diretto dritto verso la sua estinzione naturale”. Alla domanda se il declino della Delta in Giappone sia causato da patrimonio genetico dei giapponesi il professore risponde no. E in effetti il Giappone sembra essere un’anomalia rispetto alla situazione epidemiologia di Europa e Stati Uniti anche se i tassi di vaccinazione sono diversi da paese a paese e stato e stato. Lo studio dei ricercatori su questa anomalia dovrebbe essere completato nelle prossime settimane.