“Siamo onorati e felicissimi di annunciare la nascita di Jeremiah”, esordisce così, in un lungo post su Instagram, James Van Der Beek. L’attore americano, celebre per essere stato l’indimenticabile Dawson Leery nella serie tv Dawson’s Creek, annuncia a sorpresa la nascita del sesto figlio avuto dalla moglie Kimberly Brook: “Dopo due aborti spontanei, abbiamo tenuto segreta questa gravidanza”. Il neo papà continua il racconto nel lungo post, corredato di alcune foto di Olivia (11), Joshua (9), Annabel (7), Emilia (5), Gwendolyn (3) con il piccolo arrivato: “Quando ho scoperto che stavamo aspettando un altro figlio, ero terrorizzato. Un medico, in Texas, ha capito che gli aborti erano dovuti ad una insufficienza cervicale”, ovvero un indebolimento della cervice che può dilatarsi o aprirsi a tal punto da mettere in pericolo il nascituro. Nel settembre 2019 e nel giugno 2020, infatti, la coppia ha perso un bambino durante la gestazione, in entrambi i casi alla 17esima settimana.
Per evitare ciò “Kimberly – continua l’attore – si è sottoposta ad un semplice cerchiaggio, così tutto è andato bene fino alla fine e ha potuto partorire naturalmente nel ranch. Il libri di medicina dicono di prendere in considerazione il cerchiaggio dopo tre aborti, ma il nostro medico consiglia già dopo uno. Spargete la voce”. Il dramma dell’aborto James e Kim non l’hanno solo vissuto nel 2019 e nel 2021, ma anche nel 2018: “Nella nostra relazione, abbiamo vissuto tre aborti che ci hanno spezzato il cuore. Bisogna smettere di colpevolizzare le madri, come se avessero una responsabilità. Dobbiamo eliminare lo stigma, nessuno deve vergognarsi”. E sul dolore provato consiglia: “È straziante, lo so, ma non giudicate il vostro dolore e non provate a razionalizzarlo con luoghi comuni. Lasciatevi attraversare e dategli il giusto spazio”. James Van Der Beek, nel suo post, ricorda anche i figli che ha perso: “Ogni bambino porta con sé la propria energia e le proprie lezioni. Quelli che abbiamo perso ci hanno regalato diversi pezzi di un unico puzzle. E se oggi posiamo godere di questo dono meraviglioso, è anche grazie a loro”.