“Le sfide della ineleggibilità, del numero dei mandati, degli abusi, della legge Severino le affronteremo e daremo una soluzione”. Sono le parole che il segretario del Pd, Enrico Letta, ha detto ai primi cittadini dem durante l’assemblea nazionale dei sindaci riformisti e progressisti, a Roma. “Dovremo dare una soluzione – ha aggiunto – in una logica, com’è quella tipica del nostro partito, di convincere e di applicarle attraverso le regole del consenso”.
Letta ha voluto quindi rassicurare i sindaci, in particolare sulla legge Severino del 2012. Due gli articoli della legge che il Pd vorrebbe eliminare e che oggi obbligano a sospendere dalla carica sindaci, governatori, assessori che abbiano subito una condanna in primo grado, a differenza di quanto accade per membri del governo e parlamentari, sospesi solo dopo una condanna in via definitiva. Dalla proposta del Pd, farebbero eccezione solo i reati gravi, come corruzione e concussione e reati legati alla mafia e alla criminalità. A sollevare la questione anche un recentissimo caso, quello di Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria condannato per abuso d’ufficio a un anno e quattro mesi e quindi ora sospeso.