Il giudizio della Commissione europea sulla prima manovra economica del governo Draghi è in chiaroscuro. L’esecutivo comunitario promuove la legge di Bilancio, ma Roma resta tra i (tre) Paesi Ue nel mirino per “squilibri macroeconomici eccessivi“. Nel caso dell’Italia, il problema è l’eccesso di spesa pubblica corrente. Giustificata per rispondere all’emergenza Covid, ma da ridurre – in vista del necessario contenimento del debito pubblico – ora che l’economia è in fase di forte ripresa. Invece il Documento programmatico di Bilancio inviato a Bruxelles non fa abbastanza su questo fronte. La raccomandazione di limitarne la crescita, ricevuta dal Consiglio Ue, non viene rispettata: “La crescita della spesa corrente, al netto delle nuove misure sul lato delle entrate, nel 2022 si prevede che dia un contributo consistente all’orientamento della politica di bilancio, espansivo nel suo complesso”, ha detto il commissario all’economia ed ex premier italiano Paolo Gentiloni. “Chiediamo quindi un’esecuzione prudente del bilancio al fine di limitare questa crescita, soprattutto quando, come per l’Italia, è abbinata ad un alto livello del debito pubblico”.
Per l’Italia “ci sentiamo di usare parole di prudenza per metterla in guardia rispetto all’aumento dei livelli della spesa pubblica nazionale”, ha detto il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, presentando il pacchetto d’autunno del semestre europeo. Dombrovskis ha avvertito che Bruxelles condurrà delle “revisioni approfondite” per quei Paesi in cui sono stati già identificati squilibri macroeconomici e per i tre – Italia, Cipro e Grecia – con “squilibri eccessivi”. Roma “è invitata a monitorare regolarmente l’utilizzo, l’efficacia e l’adeguatezza delle misure di sostegno ed essere pronta ad adattarle, se necessario, alle circostanze che sopravvengono”, si legge nel testo dell’esecutivo Ue. Gentiloni, alla domanda se l’esecutivo comunitario si aspetti un contenimento della spesa già nella manovra per il 2022 oppure lo chieda in sede di attuazione del bilancio, ha precisato che non vengono chieste in questa fase “correzioni specifiche“, ma “stiamo sollevando l’attenzione su un problema, la crescita della spesa corrente finanziata internamente. E’ una cosa che il governo italiano è ben intenzionato ad affrontare: come e quando, lo deciderà l’Italia“. Tutta la cautela possibile, insomma. “L’Italia attraversa una fase positiva di crescita economica anche grazie alla gestione molto efficace della campagna vaccinale”, ha aggiunto non a caso l’ex premier, “e sappiamo che la crescita è la via maestra anche per ridurre il debito, che è uno degli obiettivi per un paese come l’Italia. Mi auguro che questa opinione si traduca nei prossimi mesi e anni in atti che vanno in questa direzione”.
Riguardo alla annunciata revisione del Patto di stabilità, che potrebbe concentrarsi proprio su un un parametro di riferimento per la spesa, Dombrovskis ha detto che “nonostante le incertezze dovute anche al Covid è probabile che la clausola” di salvaguardia con cui è stata sospesa la sua applicazione “sarà effettivamente disattivata nel 2023”. Gentiloni ha assicurato però che “non ci limiteremo a disattivare la clausola e tornare alla normalità, stiamo discutendo di come possiamo trovare un consenso tra gli Stati membri per concordare delle regole comuni realistiche e applicabili. Non è che torneremo semplicemente a tutto com’era prima, con le conseguenze che tutti possono immaginare. C’è una revisione in corso, con la quale cercheremo di creare un quadro di regole più realistiche, più semplici, nel rispetto della crescita”.
Nel complesso il giudizio Ue è comunque positivo visto che il quadro riassuntivo della manovra “contribuisce a soddisfare le raccomandazioni di assicurare una ripresa inclusiva e sostenibile, dando priorità alla transizione verde e digitale“. Lo squilibrio eccessivo non è una novità: l’Italia è sotto osservazione per questo da un decennio. La relazione sul meccanismo di allerta (Amr) – la misura di screening per rilevare potenziali squilibri macroeconomici – ricorda che Croazia, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia sono stati soggetti a un esame approfondito nel precedente ciclo annuale di sorveglianza e si è ritenuto che presentassero squilibri (Croazia, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia) o squilibri eccessivi (Cipro, Grecia e Italia). I nuovi esami approfonditi valuteranno come si sono sviluppati quegli squilibri, analizzandone la gravità, l’evoluzione e la risposta politica fornita, per aggiornare le valutazioni esistenti e valutare le eventuali esigenze politiche rimanenti.
Speciale legge di bilancio
Manovra, Commissione Ue: “Non riduce abbastanza la crescita della spesa corrente. L’Italia resta tra i Paesi con squilibri eccessivi”
Nel giudizio sul Documento programmatico di bilancio Bruxelles scrive che la raccomandazione del Consiglio Ue non è stata rispettata. Gentiloni: "Chiediamo un’esecuzione prudente del bilancio al fine di limitare questa crescita, soprattutto quando, come per l’Italia, è abbinata ad un alto livello del debito pubblico". Dombrovskis: per l’Italia "ci sentiamo di usare parole di prudenza per metterla in guardia"
Il giudizio della Commissione europea sulla prima manovra economica del governo Draghi è in chiaroscuro. L’esecutivo comunitario promuove la legge di Bilancio, ma Roma resta tra i (tre) Paesi Ue nel mirino per “squilibri macroeconomici eccessivi“. Nel caso dell’Italia, il problema è l’eccesso di spesa pubblica corrente. Giustificata per rispondere all’emergenza Covid, ma da ridurre – in vista del necessario contenimento del debito pubblico – ora che l’economia è in fase di forte ripresa. Invece il Documento programmatico di Bilancio inviato a Bruxelles non fa abbastanza su questo fronte. La raccomandazione di limitarne la crescita, ricevuta dal Consiglio Ue, non viene rispettata: “La crescita della spesa corrente, al netto delle nuove misure sul lato delle entrate, nel 2022 si prevede che dia un contributo consistente all’orientamento della politica di bilancio, espansivo nel suo complesso”, ha detto il commissario all’economia ed ex premier italiano Paolo Gentiloni. “Chiediamo quindi un’esecuzione prudente del bilancio al fine di limitare questa crescita, soprattutto quando, come per l’Italia, è abbinata ad un alto livello del debito pubblico”.
Per l’Italia “ci sentiamo di usare parole di prudenza per metterla in guardia rispetto all’aumento dei livelli della spesa pubblica nazionale”, ha detto il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, presentando il pacchetto d’autunno del semestre europeo. Dombrovskis ha avvertito che Bruxelles condurrà delle “revisioni approfondite” per quei Paesi in cui sono stati già identificati squilibri macroeconomici e per i tre – Italia, Cipro e Grecia – con “squilibri eccessivi”. Roma “è invitata a monitorare regolarmente l’utilizzo, l’efficacia e l’adeguatezza delle misure di sostegno ed essere pronta ad adattarle, se necessario, alle circostanze che sopravvengono”, si legge nel testo dell’esecutivo Ue. Gentiloni, alla domanda se l’esecutivo comunitario si aspetti un contenimento della spesa già nella manovra per il 2022 oppure lo chieda in sede di attuazione del bilancio, ha precisato che non vengono chieste in questa fase “correzioni specifiche“, ma “stiamo sollevando l’attenzione su un problema, la crescita della spesa corrente finanziata internamente. E’ una cosa che il governo italiano è ben intenzionato ad affrontare: come e quando, lo deciderà l’Italia“. Tutta la cautela possibile, insomma. “L’Italia attraversa una fase positiva di crescita economica anche grazie alla gestione molto efficace della campagna vaccinale”, ha aggiunto non a caso l’ex premier, “e sappiamo che la crescita è la via maestra anche per ridurre il debito, che è uno degli obiettivi per un paese come l’Italia. Mi auguro che questa opinione si traduca nei prossimi mesi e anni in atti che vanno in questa direzione”.
Riguardo alla annunciata revisione del Patto di stabilità, che potrebbe concentrarsi proprio su un un parametro di riferimento per la spesa, Dombrovskis ha detto che “nonostante le incertezze dovute anche al Covid è probabile che la clausola” di salvaguardia con cui è stata sospesa la sua applicazione “sarà effettivamente disattivata nel 2023”. Gentiloni ha assicurato però che “non ci limiteremo a disattivare la clausola e tornare alla normalità, stiamo discutendo di come possiamo trovare un consenso tra gli Stati membri per concordare delle regole comuni realistiche e applicabili. Non è che torneremo semplicemente a tutto com’era prima, con le conseguenze che tutti possono immaginare. C’è una revisione in corso, con la quale cercheremo di creare un quadro di regole più realistiche, più semplici, nel rispetto della crescita”.
Nel complesso il giudizio Ue è comunque positivo visto che il quadro riassuntivo della manovra “contribuisce a soddisfare le raccomandazioni di assicurare una ripresa inclusiva e sostenibile, dando priorità alla transizione verde e digitale“. Lo squilibrio eccessivo non è una novità: l’Italia è sotto osservazione per questo da un decennio. La relazione sul meccanismo di allerta (Amr) – la misura di screening per rilevare potenziali squilibri macroeconomici – ricorda che Croazia, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia sono stati soggetti a un esame approfondito nel precedente ciclo annuale di sorveglianza e si è ritenuto che presentassero squilibri (Croazia, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia) o squilibri eccessivi (Cipro, Grecia e Italia). I nuovi esami approfonditi valuteranno come si sono sviluppati quegli squilibri, analizzandone la gravità, l’evoluzione e la risposta politica fornita, per aggiornare le valutazioni esistenti e valutare le eventuali esigenze politiche rimanenti.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.