Per celebrare i vent’anni d’appartenenza al gruppo BMW, MINI ha raccontato attraverso il libro “THE BIG LOVE – Una storia (d’amore) lunga 20 anni”, edito da Mondadori Electa, il viaggio nel tempo dell’inconfondibile berlinetta. Durante la serata, è stata narrata la storia italiana del marchio, che va oltre il settore automotive: MINI, infatti, ha influenzato la moda, il cinema e il design, aggiungendo il proprio carattere unico.
“MINI non è solo un prodotto ma un brand, che rappresenta complicità, divertimento, passione e inclusione. Una sfida nata 20 anni fa e una conferma ancora oggi, che tiene unita una vasta fan base di appassionati, che si identifica nei valori del brand e trova risposta in una gamma completa di prodotti, che soddisfa ogni tipo di esigenza. Dalla prima campagna, basata su una domanda “Is it love?” ad un’affermazione decisa oggi “The big love”. Così ha dichiarato Stefano Ronzoni, Direttore MINI Italia.
Le vicende e le evoluzioni della nuova MINI sono raccontate nel libro attraverso aneddoti e immagini. Queste ripercorrono le iniziative organizzate dai club per far vivere la piccola inglese tutto pepe agli appassionati. Non solo, all’interno del libro, i protagonisti che hanno reso celebre il brand, hanno contribuito a fornire le testimonianze di un marchio che va oltre “l’auto”.
“Si parte a bordo di una piccola automobile, una Mini che crescendo e diventando la MINI che oggi tutti conosciamo, ha unito due secoli, scavalcato un millennio, vissuto mille vite e ancor più trasformazioni. La Mini classica inventata da Sir Alec Issigonis nel 1959 ha lasciato il posto alla MINI firmata dal BMW Group nel 2001: entrambe hanno saputo cambiare le regole del gioco”. Queste le parole di Paolo Matteo Cozzi, giornalista e curatore del libro, che sottolinea come MINI si sia evoluta insieme alla società.
Secondo Francesco Festuccia, giornalista specializzato in spettacoli, MINI ha supportato il mondo del cinema, sostenendo i giovani talenti come per l’iniziativa “MINI Bello e Invisibile” che premiava le pellicole italiane d’autore e il “MINI FilmLab”, i festival di Capalbio, di Courmayeur e il Festival del Cinema di Roma, dove MINI ha sempre sponsorizzato le pellicole degli esordienti e non solo.
Infine, Luca Scotto di Carlo, pubblicitario e creative partner di M&C Saatchi, dichiara come MINI abbia invaso altri ambiti “in un periodo in cui le operazioni di comunicazione non convenzionali – non legate quindi ai media tradizionali – non erano ancora tanto diffuse” e aggiunge che le attività di MINI sul territorio erano naturali, anzi “ci si aspettava che MINI dicesse la sua e la dicesse a suo modo, col suo tono di voce caratteristico”.