Karim Benzema, attaccante del Real Madrid e della nazionale francese, è stato condannato a un anno di carcere con la condizionale per il caso Sextape. Il giocatore è stato riconosciuto colpevole di complicità nel tentativo di ricatto ai danni dell’ex compagno di squadra Mathieu Valbuena. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Versailles, che ha anche condannato Benzema a pagare una somma di 75mila euro. Oltre a Benzema, sono stati giudicati colpevoli e condannati anche gli altri quattro imputati: Axel Angot, Mustapha Zouaoui, Younes Houass e Karim Zenati.
La condanna non comporterà l’automatica esclusione dalla nazionale di Benzema: già nei giorni scorsi, infatti, il presidente federale Noel Le Great ha affermato che Benzema potrà continuare a indossare la maglia dei bleus anche se ritenuto colpevole nel caso. I legali del giocatore, intanto, hanno annunciato che presenteranno ricorso contro la sentenza, definita “assolutamente contraddittoria”. “E’ stato condannato a una pena severa e ingiusta” afferma Sylvain Cormier, storico avvocato di Benzema, il legale, secondo quanto riportato da L’Equipe. Benzema non ha partecipato al processo a Versailles lo scorso mese e oggi non era in aula al momento della lettura del verdetto. Stasera il Real Madrid scenderà in campo contro lo Sheriff nel penultimo match della fase a gironi di Champions League.
Tutto parte dalla denuncia di Valbuena del giugno 2015 quando raccontò alle forze dell’ordine di aver ricevuto una telefonata anonima in cui gli veniva richiesto di pagare la somma di 150mila euro, affinché non venisse diffuso un filmato nel quale intratteneva rapporti sessuali. Alcuni mesi dopo Benzema finì sotto inchiesta. Tra gli elementi a suo carico, tra le altre cose, un’intercettazione di un dialogo registrato durante un ritiro della Nazionale. L’attaccante, parlando al telefono con un amico di infanzia, disse, riferendosi a Valbuena: “Credo che non ci abbia preso sul serio, crede sia uno scherzo. Gli ho detto: ‘Devi risolvere il problema. Devi andarci a parlare ma ti do la mia parola che non c’è un’altra copia. Se vuoi vedere distruggere il video verrà lui a Lione, lo vedrai direttamente’. Mi ha chiesto: ‘Si vedono i miei tatuaggi?’. E io ho risposto: ‘Si vede tutto. L’ho visto una settimana fa’”. Sempre durante questa conversazione Benzema raccontava all’amico che Valbuena “era nel panico“.