Il Parlamento avevo eletto la guida del nuovo governo: ma la debole maggioranza di socialdemocratici e Verdi non ha retto al primo banco di prova, con l’opposizione dei conservatori che invece è riuscita a far passare la sua proposta alternativa di legge di bilancio. A quel punto il partito ecologista ha ritirato il suo appoggio e sono arrivate le dimissioni
Poche ore dopo essere stata eletta in Parlamento alla guida del nuovo governo svedese, Magdalena Andersson si è dimessa dall’incarico di premier dopo aver perso il sostegno dei Verdi. Non è chiaro se Andersson – che si sarebbe dovuta insediare alla guida del governo venerdì dopo l’incontro con re Carlo XVI Gustavo – ora dovrà fronteggiare un nuovo voto di fiducia. I Verdi hanno ritirato il sostegno alla coalizione guidata dalla socialdemocratica, e prima premier donna della Svezia, a seguito dell’approvazione da parte del Parlamento, avvenuta sempre oggi, di una proposta di bilancio alternativa.
Con un comunicato diffuso dopo le dimissioni di Andersson, la presidenza del Parlamento svedese ha reso noto che “ora si metterà in contatto con i leader del partito per discutere la situazione”. L’elezione di Andersson – che avrebbe dovuto prendere il posto di Steffan Löfven, il compagno di partito che ha deciso di ritirarsi per disinnescare la costante tensione politica e impedire che il suo partito si spaccasse, prima delle elezioni del settembre 2022 – era avvenuta con i 174 voti di socialdemocratici e Verdi (117 sì e 57 astenuti) ed altrettanti no dei conservatori.
Ma il sistema parlamentare svedese prevede che si venga confermata se non si ha una maggioranza di voti contrari. La debole maggioranza ha retto però poche ore, quando non è riuscita a far approvare la propria legge di bilancio, con l’opposizione dei conservatori che invece è riuscita a far passare la sua proposta. A questo punto i Verdi hanno revocato il loro sostegno alla premier.
“E’ un momento molto difficile, siamo sorpresi ed indignati dalle azioni del Partito del Centro, per noi la politica non è un gioco“, ha detto il leader dei Verdi, e vicepremier, Per Bolund, ammettendo che è difficile capire come è stato possibile dare la mattina il sostegno ad un governo e poi ritirarlo.