Una grave infezione causata dai batteri presenti nella bocca del cane di famiglia che li ha morsicati. È questo il motivo per cui è morto, lo scorso agosto, Barry Harris, 46 anni, e per cui a Mark Day, 62 anni, sono state amputate entrambe le gambe e quasi tutte le dita delle mani dopo 10 giorni di coma, in cui ha lottato tra la vita e la morte. La storia arriva da Colchester, nell’Essex, Regno Unito, e a raccontarla sono ancora una volta i tabloid britannici. La famiglia Day è rimasta letteralmente sconvolta quando ha scoperto la correlazione tra il morso del cane di famiglia, un Akita Americano, e, prima la morte del cognato; poi della sepsi di Mark.
Tutto è iniziato lo scorso agosto, quando Ted, il cane di due anni, ha morsicato al braccio Barry Harris: l’uomo ha curato la ferita a casa, ma questa si è infettata e tre giorni dopo gli ha provocato un’insufficienza cardiaca che l’ha portato nel giro di poco a morire per un arresto cardiaco. Dopo la sua morte, la sorella e il cognato hanno accolto il suo cane in casa ma il 19 agosto, giorno del funerale, l’animale ha morso Mark Day. Nel giro di qualche giorno, l’uomo ha dapprima avuto la febbre e poi ha iniziato a sentire le gambe come “due blocchi di ghiaccio”: ricoverato d’urgenza, è entrato in coma e i medici sono stati costretti a procedere all’amputazione degli arti per salvargli la vita dall’infezione. “È come in un incubo. Semplicemente non credi che sia successo. Primo lo shock di mio fratello, ora mio marito. È semplicemente surreale”, ha commentato affranta la moglie Pauline.