Si moltiplicano le reazioni politiche alle parole del presidente di Ita Alfredo Altavilla che, come rivelato da il Fatto Quotidiano, ha prospettato nel corso di una riunione del consiglio direttivo, la volontà di licenziare la metà dei 1.077 dipendenti assunti da Alitalia al termine del loro periodo di prova.Rocco Lamparelli, responsabile mobilità Pd Lazio ha affermato che “Un accanimento così nei confronti dei lavoratori non si era mai visto” aggiungendo: “Un lavoro concentrato solo ed esclusivamente sul mortificare la forza lavoro, con retribuzioni inadeguate, che non fa intravedere nessuna delle mission di questa azienda, semmai il declino di un asset portante e strategico per le attività produttive del nostro Paese. Chiediamo l’intervento immediato del governo, crediamo che il mandato conferito ad Altavilla non preveda questo tipo di atteggiamento di arroganza ed onnipotenza fine a se stesso e senza una prospettiva per il nostro sistema aereo che invece di intercettare i milioni di passeggeri rischierà di implodere”. Nella serata di ieri il deputato di Liberi e Uguali Stefano Fassina ha annunciato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda scrivendo su Twitter che Altavilla è inadeguato al ruolo
Il Presidente di @ITAAirways è inadeguato ad un grande vettore nazionale. Disapplica Ccnl e Art 2112 c.c. e elimina lavoratori iscritti a sindacati. Governo #Draghi prenda atto. Domani terza interrogazione. @fattoquotidiano @petergomezblog @MauroDelCorno https://t.co/aVUz8vZYGw
— Stefano Fassina (@StefanoFassina) November 24, 2021
Una valutazione di inadeguatezza è stata espressa anche da Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e dal senatore di Fratelli d’Italia, Massimo Ruspandini. Strano silenzio invece da parte delle organizzazioni sindacali con la Fit Cisl che arriva a prendere le difese del manager affermando “Non ci risulta che tratti male i lavoratori”. Fanno eccezione Usb e Cub che invece spendono parole dure contro Altavilla auspicandone l’immediata rimozione. Scelto nel ruolo di presidente di Ita dall’economista della Bocconi e consulente del governo Francesco Giavazzi, Altavilla non ha precedenti esperienze nel settore aereo. La sua carriera si è infatti svolta in Fiat/Fca dove era diventato uno dei collaboratori più vicino a Sergio Marchionne. Ha lasciato Fca nel 2018 dopo aver mancato la nomina ad amministratore delegato nella quale è stato preferito Michael Manley.