Società

Mattarella nomina 30 Alfieri della Repubblica: dai progetti per la Dad a quelli per vaccini e Green Pass, ecco chi sono i giovani premiati

"I casi scelti sono emblematici di comportamenti da incoraggiare, componendo un mosaico di virtù civiche espresse dai giovani durante questo lungo e difficile periodo", si legge nella nota del Quirinale

A 11 anni è portavoce nel suo quartiere a Napoli del progetto di comunità energetica e solidale, finalizzato a produrre e condividere energia pulita. È Gennaro Dragone, il più giovane fra i 30 ragazzi a cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica” per essersi distinti nel 2021 per l’uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, nell’era della pandemia. “I casi scelti sono emblematici di comportamenti da incoraggiare, componendo un mosaico di virtù civiche espresse dai giovani durante questo lungo e difficile periodo”, si legge nella nota del Quirinale. Assegnate anche tre targhe per azioni collettive in ambito di agricoltura sostenibile, di comunicazione digitale e di impegno in un’impresa sociale in un carcere minorile.

VACCINI E GREEN PASS – Sono un esempio dell’alleanza tra generazioni contro il Covid Lorenzo Cerutti, 18enne milanese, e Francesco Tortora, 17 anni di Roccapiemonte (Salerno): hanno aiutato gli anziani a prenotare i vaccini e scaricare il Green pass. Giulia Galieti, romana di 18 anni, si è invece distinta per un video a sostegno della vaccinazione quando la campagna era agli inizi e c’era incertezza, non solo fra i giovani.

DAD – È l’incubo di molte famiglie, e Daniele De Angelis, 14 anni di Marano di Napoli, ha alleviato quello degli zii, entrambi infermieri in un reparto Covid, aiutando i cuginetti con lezioni e compiti. Un po’ come Esmeralda Serranò, 18enne bresciana di Rovato, che nel lockdown si è anche inventata attività ricreative per bambini. C’è poi chi come Alessio Manfredi Selvaggi, 16enne di Campobasso, con le abilità al computer ha aiutato a cogliere aspetti positivi nella didattica a distanza.

VOLONTARIATO – Giovanni Buttafava, 17 anni, a Piacenza ha coordinato la consegna a domicilio di spesa e farmaci. Un coetaneo di Lecce, Andrea Centonze, al liceo ha proposto un corso sul volontariato che ora è un progetto concreto. A Bagni di Lucca, con le abilità informatiche della 17enne Rebecca Lucchesi si è innovata la comunicazione del comitato della Croce Rossa. Altri esempi della forza del volontariato sono Michelangelo Melchiorri, 19 anni, di Macerata, il 18enne Tommaso Capuano, di Cambiago (Milano), e i coetanei Matteo e Simone Mrissa, di Pianezza (Torino).

PIÙ FORTI DELLA MALATTIA – Maria Ester Contrera, 19 anni, di Palermo, è arrivata in fondo al liceo passando più tempo in ospedale che in classe. A Muggiò, in Brianza, la 14enne Giorgia Greco è tornata a ballare dopo un intervento chirurgico molto invasivo, e Andrea Pigato, 18 anni di Romano D’Ezzellino (Vicenza) nella malattia ha espresso il suo talento nella giocoleria. Federica Mauro, classe 2003 di Arezzo, con la pittura supera le difficoltà dell’autismo: la Dante Society di Londra ha scelto una sua opera dal come locandina del concorso artistico internazionale “Dante 700”.

LA FORZA DELLA SCRITTURA – Premiati anche giornalisti in erba come Alessio Cozzolino, 19 anni, di Terralba (Oristano), che già si era distinto su testate nazionali su temi ambientali e di giustizia sociale. O Davide Pietricola e Francesco D’Antonangelo, 14 anni, di Latina: ha emozionato l’intervista sul canale Youtube dell’istituto sull’anno scolastico in pandemia. Chiara Vecchi, 13enne di Monteveglio (Bologna), mostra invece che con la letteratura nessun luogo è irraggiungibile.

CARE LEAVERS – Sono i ‘fuori famiglia’ che crescono in comunità fino ai 18 anni, poi devono cavarsela da soli. Pamela Di Carlo, di Savona, da maggiorenne è diventata volontaria nel Care Leavers network. A Cava dei Tirreni (Salerno), Miriam El Ouazani, in comunità esempio di attenzione per i piccoli, ora affronta il problematico tema dell’affido.

INTEGRAZIONE – L’ha messa in pratica Aya Jedidi, 12 anni di Maracalagonis (Cagliari), ‘ponte’ per una compagna di classe proveniente dal Marocco. Come Benedetta Petrongari, 13 anni, di Greccio (Rieti), con un compagno affetto da disturbi nell’interazione sociale. A Bari, l’impegno per l’immigrazione è valso una borsa di studio da 500 euro annui alla 16enne Betsalot Dereje Negatu, originaria dell’Etiopia: l’ha condivisa con un’amica che vive le sue stesse difficoltà.

DIFFICOLTÀ GIOVANILI – Aurora Vannucci, 16 anni di Parma, le ha interpretate con la scrittura. A Bolzano la 18enne Silvia Pomella è riuscita a parlarne apertamente con gli amici, trasferendo la sua carica di energia in azioni di cittadinanza attiva. Luca Ragosa, 14 anni, di Genova, invece, senza esitazione, ha salvato un amico da un gesto definitivo.