“È stato un peccato giocare qui stasera”, ha detto in conferenza stampa Rui Pedro Soares, presidente del Belenenses, dopo aver reso omaggio alla dignità dei suoi “che sono stati costretti a giocare”
“Una vergogna”. Così è stato definito quanto successo con il club portoghese Belenenses, costretto a giocare la partita contro il Benfica con solo nove giocatori a causa del focolaio di Covid scoppiato nella sua squadra. Nonostante oltre ai tanti giocatori positivi, mancassero l’allenatore e diversi membri dello staff tecnico, la gara valida per il campionato portoghese non è stata annullata dalle autorità e si è disputata come da calendario.
Non c’è da stupirsi che già alla fine del primo tempo perdesse 7-0. L’arbitro ha poi sospeso la partita poco dopo l’inizio del secondo tempo: dei 9 giocatori, ne erano scesi in campo solo 7 per il Belenenses, che presto è rimasto in 6 quando un altro calciatore è stato costretto a fermarsi per infortunio.
“È stato un peccato giocare qui stasera”, ha detto in conferenza stampa Rui Pedro Soares, presidente del Belenenses, dopo aver reso omaggio alla dignità dei suoi “che sono stati costretti a giocare”. “È una pagina nera per il calcio portoghese” ha detto Rui Costa, presidente del Benfica, aggiungendo che il suo club, “proprio come i Belenenses, è stato costretto a giocare” dalla Lega.