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Omicron per il Sudafrica “causa solo sintomi lievi”. Londra convoca d’urgenza i ministri Salute del G7. Marocco e Israele chiudono i voli

La presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen: "È una corsa contro il tempo. Consideriamo la variante in maniera molto seria". Il nuovo ceppo allarma tutto il mondo: in Olanda si teme che abbia contagiato 61 passeggeri arrivati dal Sudafrica e risultati positivi. Londra ha imposto l'obbligo di mascherina nei negozi e sui bus, reintroducendo l'obbligo di test molecolare con quarantena fino al risultato per chiunque entri in territorio britannico

Omicron sarà fonte di “malattia leggera”, come dicono in Sudafrica, la Gran Bretagna però ha deciso di convocare urgentemente una riunione urgente dei ministri della Salute del G7 che lunedì 29 novembre dovranno discutere sugli sviluppi della pandemia legati alla nuova variante. Il G7 è composto da Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.

La notizia è stata diffusa dal dipartimento della Salute inglese nella serata di domenica, dopo che in giornata dall’emisfero culla del nuovo ceppo erano arrivati messaggi rassicuranti. “La nuova variante Omicron del coronavirus provoca una malattia leggera senza sintomi importanti”. A dichiararlo è stata Angelique Coetzee, presidente dell’associazione dei medici del Sudafrica, il Paese in cui è stato scoperto il nuovo ceppo all’inizio di novembre. Alla Bbc ha spiegato che la variante è stata isolata grazie alla scoperta, nella sua clinica privata di Pretoria, di pazienti con sintomi che non sembravano quelli caratteristici del Covid. “I loro sintomi erano molto diversi e lievi rispetto a quelli che avevo curato in precedenza”, ripercorre. Avvertendo, però, che le persone anziane, con patologie e soprattutto non vaccinate sono comunque a rischio: “Ciò di cui ci dobbiamo preoccupare è che le persone più anziane e senza vaccino si infettino con la nuova variante. E se non sono vaccinate, vedremo molte persone con forme gravi della malattia”. Coetzee ricorda poi come la situazione in Sudafrica sia molto diversa da quella europea, da un lato per la scarsa incidenza della campagna vaccinale (che nel Paese è ferma al 24%), dall’altro per la bassa quota di popolazione sopra i 65 anni, pari appena al 6%.

Dal canto suo l’Organizzazione mondiale della Sanità sottolinea come alla luce degli attuali studi che si stanno compiendo in Sudafrica e negli altri Paesi sulla variante Omicron “non è ancora chiaro se sia più trasmissibile (cioè si diffonda più facilmente da persona a persona) rispetto ad altre varianti, inclusa la Delta”. Secondo l’Oms “i dati preliminari suggeriscono che ci sono tassi crescenti di ospedalizzazione in Sudafrica, ma ciò potrebbe essere dovuto all’aumento del numero complessivo di persone infettate, piuttosto che a un’infezione specifica dovuta alla variante”. In generale, l’Oms ribadisce che “la comprensione del livello di gravità della variante Omicron richiederà da giorni a diverse settimane” . E quindi “chiede che le frontiere rimangano aperte. Poiché i paesi impongono divieti di volo alle nazioni dell’Africa meridionale a causa delle preoccupazioni sulla nuova varivante del Covid Omicron, l’Oms esorta i paesi a seguire le normative scientifiche e sanitarie”.

Intanto però la mutazione del Sars-CoV-2 allarma tutto il mondo. In Europa sta già circolando, come confermano i primi casi accertati in Germania, Regno Unito, Italia e Olanda. “È una corsa contro il tempo”, dice la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen. “Consideriamo la variante in maniera molto seria. Ci vorranno due-tre settimane per avere una visione completa delle caratteristiche di questa mutazione. La priorità, innanzitutto, è vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi e fare la terza dose. La seconda priorità è tenere le mascherine e il distanziamento sociale”, dice in conferenza stampa da Riga.

In Olanda, intanto, si teme che 61 passeggeri arrivati con voli dal Sudafrica e risultati positivi abbiano contratto la nuova variante (rilevata già con certezza in 13 di loro). Londra sta prendendo precauzioni decise, imponendo l’obbligo di mascherina nei negozi e sui bus e reintroducendo l’obbligo di test molecolare con quarantena fino al risultato per chiunque entri in territorio britannico. La velocità di propagazione della Omicron del resto spaventa i governi: dopo aver già bloccato i voli provenienti dall’estero, Israele e Marocco hanno annunciato la chiusura delle frontiere e dell’Australia arriva la notizia dei primi casi riscontrati nel continente. Il Giappone ha aggiunto altri tre Paesi africani alla lista di quelli con l’obbligo di quarantena in ingresso. E gli Stati Uniti sanno che è ormai solo questione di tempo prima che anche da loro si inizi a contare i casi, per questo tutti gli sforzi si concentrano sul rafforzare i test ed accelerare le vaccinazioni.

Israele Il governo ha deciso di chiudere completamente le frontiere per prevenire l’arrivo di persone contagiate dalla variante Omicron del virus del Covid-19, dopo aver annunciato ieri l’interruzione dei voli dall’estero.

Australia La variante Omicron è arrivata anche qui: il governo ha annunciato di aver diagnosticato due contagi su passeggeri provenienti dal Sudafrica.

Olanda La variante è stata rilevata in 13 dei viaggiatori provenienti da due voli dal Sudafrica che sono atterrati ad Amsterdam venerdì. Erano complessivamente 61 i passeggeri risultati positivi al Covid secondo l’autorità sanitaria olandese. All’arrivo tutti sono stati messi in quarantena in un hotel vicino all’aeroporto di Amsterdam.

Sudafrica Nel Paese continua a crescere il numero dei contagi: il Ministero della Salute ha segnalato oltre 3.200 nuovi casi nelle ultime 24 ore, non fornendo però indicazioni di quanti di questi siano dovuti a Omicron. Nel Paese, si legge in un tweet dell’autorità sanitaria sudafricana, il tasso di positività è salito al 9,2% con “3.220 nuovi casi di Covid” concentrati nel Guateng, la regione dove si trovano Johannesburg e Pretoria e dove si registra l’82% del totale delle nuove infezioni. Ieri i dati segnalavano 2.880 nuovi casi in un giorno e l’altro ieri 2.465. I divieti di viaggio emanati da molti Paesi nei confronti dei sudafricani equivalgono a “punire il Sudafrica per il suo sequenziamento genomico avanzato e la sua capacità di rilevare nuove varianti più rapidamente”, ha lamentato il governo. “Veniamo puniti per essere stati trasparenti e aver fatto le cose in fretta”, ha sostenuto il virologo sudafricano Tulio de Oliveira, il cui team ha rilevato la variante.

Giappone Il Giappone aggiunge altri tre Paesi africani alla lista delle nazioni per le quali da sabato è scattato l’obbligo di quarantena, dopo la scoperta della nuova variante del Covid-19. I Paesi sono il Mozambico, il Malawi e lo Zambia, e si vanno ad aggiungere a Botswana, eSwatini, Lesotho, Namibia e Zimbabwe, oltre allo stesso Sudafrica. “Il governo risponde con urgenza al rischio di espansione del virus, e faremo quanto in nostro potere per controllare al meglio le frontiere”, ha detto il premier nipponico Fumio Kishida. I viaggiatori che provengono dai nove Paesi saranno sottoposti a un periodo di dieci giorni di quarantena in strutture predisposte dalle autorità sanitarie, durante i quali saranno eseguiti tre tamponi: al terzo e al sesto giorno e al termine dell’isolamento.

Austria Primo caso sospetto della nuova variante Omicron anche in Austria. Un viaggiatore che è tornato dal Sudafrica la scorsa settimana è risultato positivo al Covid in Tirolo, presentando sintomi che fanno pensare alla nuova variante, anche se per avere la conferma sarà necessario il sequenziamento del tampone.

Regno Unito L’arrivo di Omicron ha fatto rompere gli indugi anche a Boris Johnson, che finora aveva preferito un approccio soft sulle restrizioni. Sabato, al termine di una giornata convulsa, il premier si è rivolto alla stampa annunciando l’introduzione dell’obbligo di mascherina nei negozi e sui trasporti pubblici. Un provvedimento drastico, in un Paese in cui la mascherina non è stata mai apprezzata, ma che dà il senso dell’allarme. Il governo è anche andato oltre, blindando di fatto i propri confini: chiunque arriverà nel Regno dovrà sottoporsi ad un test molecolare obbligatorio e una quarantena fino al risultato. Mentre la lista rossa sui viaggi è stata allargata ad altri 4 Paesi africani, che adesso sono diventati 10.

Germania Due i casi confermati di Omicron a Monaco di Baviera. Un terzo è stato certificato dalle autorità dell’Assia dopo il sequenziamento: lo ha reso noto su Twitter il ministro per gli affari sociali del Land, Kai Klose. Tutti e tre sono viaggiatori aerei provenienti dal Sudafrica.

Stati Uniti – Intervistato dalla Cbs, il virologo Anthony Fauci ha pronosticato che la variante “colpirà inevitabilmente gli Stati Uniti”. “Per il momento non è stata ancora rilevata, ma quando hai un virus che ha già raggiunto diversi Paesi, è inevitabile che arrivi anche qui”, ha detto. “La domanda è: saremo preparati ad affrontarla?”. Fauci ha parlato della possibilità che l’America vada verso una quinta ondata della pandemia, puntando il dito su un tasso di vaccinazione stagnante e sui deludenti numeri della terza dose. Il governo di Washington, invece, ha elogiato il Sudafrica per la sua trasparenza” nei confronti resto del mondo dopo la scoperta della variante Omicron: in una conversazione telefonica tra il Segretario di Stato Usa Antony Blinken e il suo omologo sudafricano Naledi Pandor, “il segretario di Stato ha elogiato gli scienziati sudafricani per la rapida identificazione della variante Omicron”, ha fatto sapere il Dipartimento di Stato in una nota. Blinken ha anche elogiato “il governo sudafricano per la sua trasparenza nella condivisione di queste informazioni, che dovrebbero servire da modello per il mondo”, con un riferimento indiretto alla condotta della Cina ai tempi del focolaio di Wuhan.

Danimarca – Anche la Danimarca registra i primi due casi della nuova variante: si tratta di due persone arrivate in aereo dal Sudafrica, che sono state messe in isolamento. Lo ha reso noto, al termine del sequenziamento dei tamponi, l’autorità nazionale per le malattie infettive, aggiungendo che si stanno rintracciando eventuali contatti stretti.

Marocco – Il Marocco chiude le frontiere aeree per due settimane. Sono sospesi tutti i voli in arrivo a partire da lunedì 29 novembre e fino a domenica 12 dicembre inclusa. La decisione arriva dal Comitato interministeriale, che segue gli sviluppi della pandemia da Covid.