Calcio

A Lionel Messi il settimo pallone d’oro in carriera. Lewandowski secondo davanti a Jorginho. Donnarumma miglior portiere

L'argentino stacca il rivale Cristiano Ronaldo, fermo a cinque, che ha disertato la cerimonia di Gala in polemica con France Football. "E' un onore per me aver lottato con Robert", ha detto. "Credo che meriti il Pallone d’Oro, l’anno scorso tutti concordavano sul fatto che il vincitore sarebbe stato lui. La Copa America mi ha portato a vincere questo premio"

Lionel Messi conquista per la settima volta il Pallone d’Oro, assegnato dopo un anno di stop a causa della pandemia. E’ il primo trionfo nella sua nuova casa, il Paris Saint-Germain, che gli permette di staccare – probabilmente definitivamente – il rivale Cristiano Ronaldo, fermo a cinque, che ha disertato la cerimonia di Gala in polemica con France Football. La ‘Pulce’ è stata premiata per aver trascinato l’Argentina al trionfo in Copa America, anche perché i suoi primi mesi in Francia sono trascorsi con più ombre (il primo gol in Ligue1 è arrivato appena due settimane fa) che luci. Nella serata del Pallone d’Oro non sono mancati momenti a tinte azzurre, sulla scia dell’Europeo vinto quest’estate. Jorginho si è piazzato terzo e nella top ten c’è anche Gigio Donnarumma, che ha vinto anche il premio Yashin come miglior portiere.

“Ho raggiunto il sogno che ho desiderato per anni, alla fine è arrivato questo trionfo che avrei voluto. La Copa America mi ha portato a vincere questo premio. Voglio condividere questo trofeo con i miei compagni della Nazionale. E’ il più speciale”, ha raccontato l’ex campione del Barcellona, commosso, sul palco del Theatre du Chatelet di Parigi. Il genio di Rosario l’ha spuntata nel testa a testa con Robert Lewandowski, secondo (Jorginho si è piazzato terzo) aggiudicandosi l’ambito riconoscimento non senza polemiche. Il fuoriclasse argentino ha dedicato non a caso un pensiero al polacco e un suggerimento a France Football. “E’ un onore per me aver lottato con Robert. Credo che meriti il Pallone d’Oro, l’anno scorso tutti concordavano sul fatto che il vincitore sarebbe stato lui – ha ammesso Messi – France Football dovrebbe riconoscerti tutti gli onori che meriti. Spero possa risarcirti”.

Alla gioia di Messi fa da contraltare la rabbia di Cristiano Ronaldo, non tanto per il successo del grande rivale ma per il trattamento ricevuto dal caporedattore di France Football Pascal Ferrer, che aveva rivelato come l’obiettivo principale di CR7 fosse quello di vincere il prestigioso trofeo più volte di Messi. “Ha mentito, ha usato il mio nome per promuovere se stesso e il giornale per cui lavora – ha tuonato l’attaccante del Manchester United in un post su Instagram – E’ inaccettabile che il responsabile dell’assegnazione di un premio così ambito possa mentire in questo modo, mancando di rispetto per chi ha sempre rispettato France Football e il Pallone d’Oro. E ha mentito anche oggi, giustificando la mia assenza al Gala con una presunta quarantena che non ha ragione d’essere”.

L’ex stella di Juventus e Real Madrid, sesto quest’anno, ha precisato che “voglio sempre fare i complimenti a chi vince, in segno di sportività e fair play che hanno guidato la mia carriera fin dall’inizio, e lo faccio perché sono mai contro qualcuno – ha aggiunto – Vinco sempre per me stesso e i club che rappresento, vinco per me stesso e per chi mi vuole bene. Non vinco contro qualcuno”. “La più grande ambizione della mia carriera è quella di vincere titoli nazionali e internazionali per i club che rappresento e per la nazionale del mio paese – ha ribadito l’asso portoghese – La più grande ambizione della mia carriera è quella di essere un buon esempio per tutti coloro che sono o vogliono essere dei calciatori professionisti. La più grande ambizione della mia carriera è lasciare il mio nome scritto a lettere d’oro nella storia del calcio mondiale”.