Lo scienziato in un post su Facebook: "Ma davvero ci voleva la paura delle varianti per ricordarci dell’importanza etica, prima ancora che sanitaria, di vaccinare contro Covid l’intera popolazione mondiale? Ma davvero ci voleva la Omicron per farci capire l'importanza di rendere la terapia anti-retrovirale per Hiv disponibile in tutto il mondo e per tutti i pazienti?
“Rafforzare il Green Pass, accelerare sulle terze dosi e sulle vaccinazioni a tutti quelli oltre i 5 anni, diffondere l’uso degli antivirali di comprovata efficacia, potenziare le terapie intensive”. Guido Silvestri, professore ordinario e direttore del dipartimento di Patologia Generale e Medicina di Laboratorio alla Emory University di Atlanta (Usa), in un lungo post su Facebook invoca prudenza nelle dichiarazioni e anche nelle azioni. Della variante Omicron di Sars Cov 2 – che ha messo in allerta il mondo – dà le coordinate e notizie di prima mano che arrivano dal Sudafrica grazie alle informazioni della professoressa Penny Moore (University of Witwatersrand, Johannesburg), “che è la persona che ha scoperto e caratterizzato la variante Omicron”.
Innanzitutto c’è una maggiore certezza sulla origine di Omicron: “Viene da un paziente con infezione severa da Hiv che ha avuto un Covid durato oltre 200 giorni a causa dello stato di grave immunodeficienza. Ricordiamo che, a causa dei lockdown ed altre restrizioni anti-Covid, è calata di molto, sia in Sudafrica che in altre nazioni africane, la percentuale di soggetti con Hiv/Aids trattati con terapia anti-retrovirale (ART), e che casi come questi aumenteranno sono destinati ad aumentare”. Al momento comunque non si ancora se la variante Omicron causi una malattia più lieve: “Al momento non lo sappiamo, ci vorranno due-tre settimane per dirlo, ed ogni speculazione a questo punto sarebbe inutile”, un dato invece che sembra acquisito invece è quello della velocità di diffusione anche se “non è ancora possibile quantificare con esattezza l’importanza di questo fenomeno”. Omicron può infettare persone che già hanno avuto la malattia o che sono state vaccinate “questo comunque vale anche per la variante Delta; al momento non possiamo dire con esattezza con quale frequenza, ci vorranno alcune settimane per saperlo”. Sulla resistenza dei vaccini lo scienziato sostiene che “le analisi in silico suggeriscono che le risposte di tipo T cellulare dovrebbero comunque reggere a questa nuova variante”. Discorso che vale per monoclonali e antivirali. Silvestri ricorda anche che è possibile fare vaccini a Rna messaggero che comprendano Omicron: “Moderna lo sta già facendo (e probabilmente anche Pfizer, immagino).
Oggi è convocato un G7 d’urgenza dei ministri della Salute e alcuni paesi – in primis la Gran Bretagna – hanno bloccato i voli dal alcuni paesi dell’Africa australe. Ma per Silvestri probabilmente non ha “senso cercare di bloccare la diffusione della variante Omicron tramite misure non-farmacologiche (lockdowns, chiusura dei confini, etc. Vista anche l’esperienza con la Delta. Il Sudafrica ha scelta di non fare lockdown, e sta criticando duramente come inutile e stigmatizzante la scelta di molti paesi di bloccare i voli e chiudere i confini ai loro cittadini e residenti”.
“L’emergenza della variante Omicron, che avviene in singolare coincidenza con il World AIDS Day (1 dicembre, mercoledì prossimo), ci ricorda per l’ennesima volta che viviamo in un villaggio globale. L’emergenza di nuove varianti in soggetti con immune-deficienza da HIV/AIDS si combatte attraverso la scienza ed implementando due semplici ma importantissime misure: fare la terapia antiretrovirale a tutti i soggetti con HIV; vaccinare per Covid l’intera popolazione mondiale” dice Silvestri che invoca prudenza. “Evitare allarmismi, mantenere la calma, non parlare a vanvera di cose che ancora non si sanno …. non invocare misure inutili e stigmatizzanti”. Infine il virologo ricorda “che la scienza ci salva, perché è grazie ad essa che abbiamo scoperto la Omicron, la stiamo caratterizzando, ed anche nel caso peggiore avremmo presto vaccini in grado di contenerla. E poi il fatto che noi occidentali dobbiamo essere meno egoisti. In questo momento avrei voglia di gridarlo per le strade. Ma davvero ci voleva la paura delle varianti per ricordarci dell’importanza etica, prima ancora che sanitaria, di vaccinare contro Covid l’intera popolazione mondiale? Ma davvero ci voleva la Omicron per farci capire l’importanza di rendere la terapia anti-retrovirale per Hiv disponibile in tutto il mondo e per tutti i pazienti?”.